Il dibattito | Dovrebbe essere vietato fumare sulle terrazze dei bar e dei ristoranti? | Opinione
Il fumo è sceso al livello più basso in Spagna negli ultimi tre decenni. La Salute ha proposto di ampliare gli spazi senza fumo, un dibattito ricorrente negli ultimi tempi con un occhio soprattutto all’estensione del divieto di fumo alle terrazze dell’ospitalità.
Cristina Martinez Martinez, capo dell’unità di controllo del tabacco dell’Istituto Catalano di Oncologia, difende il divieto totale, sia per la salute che per fermare la normalizzazione del suo consumo. Per Emilio Gallego, Secondo la Confederazione degli albergatori in molti luoghi i terrazzi sono l’anima della vita economica e la convivenza tra fumatori e non fumatori funziona senza problemi.
La Spagna ha bisogno di un divieto senza eccezioni
Cristina Martinez Martinez
Il divieto di fumo negli spazi pubblici è una misura fondamentale nella lotta al fumo e nella tutela della salute pubblica. Sebbene la Spagna abbia fatto progressi nella regolamentazione del consumo di tabacco, le terrazze degli ospiti continuano ad essere uno dei pochi luoghi in cui è comune vedere persone che fumano o usano vaporizzatori. È tempo di rivalutare la situazione e agire con decisione, estendendo le restrizioni a questi spazi. Vietare il fumo sui terrazzi non è solo una questione di salute pubblica, ma un’opportunità per favorire la denormalizzazione del consumo di tabacco e di dispositivi a base di nicotina.
Nonostante gli sforzi per ridurre il consumo, la prevalenza del fumo in Spagna rimane allarmante. Secondo l’indagine europea sulla salute del 2020, il 22% della popolazione adulta spagnola fuma, una percentuale significativamente elevata rispetto ad altri paesi europei, che hanno già adottato misure più severe. Tra i giovani tra i 14 ei 18 anni, il 23,9% ha fumato nell’ultimo mese, una facilità di accesso al tabacco preoccupante, nonostante le restrizioni sulla vendita ai minori. La Spagna è lontana dal raggiungere gli obiettivi di salute pubblica e prevenzione fissati in altri paesi dell’UE.
Sebbene alcuni possano credere che le terrazze non presentino un rischio significativo, sia il fumo di tabacco che l’aerosol delle sigarette elettroniche influiscono sulla salute delle persone esposte. Le sigarette elettroniche emettono sostanze tossiche, come formaldeide e acroleina, che possono essere inalate da chi si trova nelle vicinanze. Recenti studi a Barcellona hanno dimostrato che sul 97,5% delle terrazze c’erano persone che fumavano o svapavano, e dove era vietato la legge veniva infranta nel 100% dei casi. L’esposizione al fumo o all’aerosol dei dispositivi elettronici è associata allo sviluppo di malattie cardiovascolari, problemi respiratori ed effetti avversi a lungo termine.
Le attuali normative che consentono di fumare sulle terrazze sono ambigue e difficili da applicare, il che ha portato a una diffusa inosservanza. La Spagna ha bisogno di un divieto chiaro e totale di fumare in tutti gli spazi delle terrazze, senza eccezioni. L’esperienza di paesi come la Svezia, con un divieto totale, si è rivelata efficace nel ridurre i tassi di fumo.
Consentire di fumare sui terrazzi trasmette un messaggio sbagliato, soprattutto ai giovani: se vedono che è ancora accettato, è più probabile che normalizzino la situazione e inizino a fumare. Il divieto delle terrazze contribuirebbe in modo significativo a denormalizzare il consumo di tabacco e invierebbe un messaggio chiaro: fumare o svapare non è un comportamento accettabile o salutare. È essenziale adottare misure forti per proteggere le nuove generazioni.
Il nuovo piano nazionale antifumo offre un’opportunità unica per andare avanti. Propone di aumentare gli spazi senza fumo, comprese le terrazze, e di regolamentare gli imballaggi semplici e i prodotti per la consegna di nicotina. La Società Spagnola di Epidemiologia e altre società scientifiche hanno evidenziato la necessità di tradurre il piano in azioni legislative concrete e urgenti per migliorare la protezione della popolazione, ridurre l’accesso al tabacco e promuovere maggiori campagne di prevenzione.
Vietare il fumo sui terrazzi è più di una misura necessaria di salute pubblica: è un fermo impegno per il benessere delle generazioni future. Se vogliamo un Paese più sano, libero dal peso del tabacco, è essenziale agire con decisione adesso. Tutelare la salute in questi spazi di convivenza quotidiana è un passo importante verso un ambiente più sicuro e più sano. Questa misura invierà anche un messaggio chiaro e coerente: “I prodotti per la consegna di tabacco e nicotina non hanno posto negli spazi in cui godiamo della comunità”. Immaginare che i nostri terrazzi siano più sani è possibile, ma dipende da noi che adottiamo oggi le misure necessarie per garantirlo domani.
Più problemi che reale efficacia
Emilio Gallego
Negli ultimi mesi è riemerso il dibattito sul divieto di fumare sulle terrazze di bar e ristoranti. Sembra però basarsi sull’idea sbagliata che in questi spazi esista un conflitto tra fumatori e non fumatori. I dati più recenti, secondo uno studio di 40dB, ci mostrano una realtà diversa: la convivenza tra i due gruppi è pacifica e rispettosa, senza tensioni che giustifichino il cambiamento delle normative. Il 60% degli spagnoli non è d’accordo con il divieto di fumare sui terrazzi o non lo considera una priorità. Questi dati ci danno un indizio: non esiste una domanda sociale massiccia che reclama queste restrizioni. Infatti, oltre l’80% della popolazione sostiene l’attuale legislazione, che stabilisce un ragionevole equilibrio vietando di fumare negli ambienti chiusi, ma consentendolo negli spazi esterni come le terrazze. E se la maggioranza è d’accordo, perché cambiare qualcosa che funziona?
I sostenitori del divieto citano spesso altri paesi europei come esempi. Il caso più citato è quello della Svezia, l’unico Paese Ue che ha attuato una misura simile. Ma paragonare la Svezia alla Spagna non ha molto senso. La Svezia ha un clima freddo e una cultura molto diversa, dove le terrazze non sono così cruciali come in Spagna. Qui i terrazzamenti sono l’anima della vita sociale ed economica. Secondo lo studio La dimensione sociale dell’ospitalità, Secondo l’Associazione statale dei direttori e dirigenti dei servizi sociali, gli esercizi ricettivi, in particolare i bar, sono servizi di prossimità che contribuiscono a creare società più egualitarie e inclusive ed evitano l’isolamento delle persone. In questo ecosistema risaltano le forti radici dei terrazzamenti del nostro modello ricreativo, che vengono intensamente utilizzati grazie al clima favorevole spagnolo. I terrazzi fanno parte della nostra cultura, del nostro modo di relazionarci e interagire.
Vietare il fumo sui terrazzi influenzerebbe lo stile di vita delle città, quello che spesso i turisti cercano, fondamentale per l’economia e la sopravvivenza di molte aziende. Molti arrivano da paesi dove è consentito fumare all’aperto, e la misura potrebbe creare cattiva impressione e confusione, danneggiando il turismo, che dà lavoro a milioni di persone.
Non possiamo nemmeno paragonare questo possibile divieto con la legge del 2005, quando era vietato fumare all’interno di bar e ristoranti. Quella misura aveva una sua logica: veniva stabilito un accordo in base al quale i fumatori si spostavano sulle terrazze per non disturbare i non fumatori. È stato trovato un equilibrio che funziona da anni. Se ora vietiamo il fumo sui terrazzi, rompiamo quell’equilibrio e costringiamo i fumatori a spostarsi nelle strade pubbliche o nelle loro case, il che in realtà crea nuovi problemi invece di risolverli. Infatti, più dell’80% degli intervistati ritiene che questo divieto porterebbe i fumatori a radunarsi attorno ai terrazzi, il che creerebbe più fastidio e sporco sulle strade pubbliche. Ciò non migliorerebbe la situazione; Anzi, potrebbe peggiorare la situazione, sia per i clienti che per i residenti della zona.
Secondo lo stesso studio, quasi il 75% degli intervistati ritiene che l’ampliamento degli spazi senza fumo avrebbe effetti negativi su bar e ristoranti. Questo perché la misura implicherebbe maggiori responsabilità per il personale, come dover monitorare il comportamento dei clienti. Ciò potrebbe creare tensioni tra il personale e i fumatori, influenzare l’atmosfera negli stabilimenti e, in definitiva, scoraggiare i clienti dal ritornare.
I terrazzi di bar e ristoranti non rappresentano una vera minaccia, poiché la convivenza tra fumatori e non fumatori ha funzionato senza problemi. Vietare di fumare negli stessi sarebbe una misura sproporzionata e priva di senso, soprattutto se si considera che le norme attuali sono efficaci e godono del sostegno della maggioranza della popolazione. La modifica di questo regolamento non solo influenzerebbe negativamente il settore dell’ospitalità, che ha già incontrato difficoltà, ma sconvolgerebbe anche la nostra vita sociale. Pertanto, è importante essere cauti con le misure proposte; Cercare di risolvere un problema che non esiste potrebbe portare a gravi complicazioni.