La Camera approva più progetti nel pacchetto sulla sicurezza pubblica
Mercoledì (11) la plenaria della Camera dei Deputati ha approvato altri progetti del pacchetto sicurezza pubblica, in uno sforzo concentrato dei deputati federali per contenere la criminalità nel paese.
Tra i progetti approvati c’è la PL 714/23, che rende obbligatoria la disposizione della carcerazione preventiva in udienza di custodia nei casi di delitti efferati, furto, associazione per delinquere qualificata e quando si sospetta recidiva criminale. Il testo è stato approvato in sostituzione del relatore, il deputato Lafayette de Andrada (Republicanos-MG).
Secondo la proposta, il giudice deve negare la libertà provvisoria nei casi in cui sussistono prove fondate dell’esistenza e della paternità del reato, e anche se l’agente:
- è recidivo;
- è già stato arrestato sul fatto più di una volta e rilasciato dopo un’udienza di custodia;
- portare illegalmente un’arma da fuoco vietata o soggetta a restrizioni; O
- in altre situazioni previste dalla legge sul traffico di droga.
Per prendere una decisione, il delegato o il membro del Pubblico Ministero deve informare il giudice, con dati concreti, se la persona fa parte di un’organizzazione criminale armata o di una milizia. In ogni caso, secondo le informazioni dell’Agência Câmara, la decisione dovrà tenere conto della condotta sociale e della fedina penale dell’agente arrestato.
L’autore della proposta, il vice colonnello Ulysses (União-AC), ha affermato che l’intenzione è quella di “moralizzare” l’udienza di custodia. “In alcune situazioni, lo stesso prigioniero è stato rilasciato più di 30 volte. Questo dà una sensazione di impunità. Questo istituto è una vergogna, dobbiamo porre fine a questa demenza”, ha detto.
Pena aumentata per furto di fili e cavi di alimentazione
Un altro progetto approvato è il PL 5845/16, che aumenta la pena per il furto o il furto di cavi, fili e apparecchiature legate alla generazione di elettricità e alle telecomunicazioni. Il testo va al Senato per l’analisi.
Secondo la proposta, la pena per il furto di questi beni aumenterà da 1 a 4 anni di reclusione a da 2 a 8 anni, coinvolgendo anche materiale ferroviario o metropolitano. Per il furto di tali beni la pena detentiva da 4 a 10 anni sarà aumentata da 1/3 alla metà.
La proposta prevede inoltre l’applicazione di sanzioni alle imprese titolari di concessione, autorizzazione o permesso per offrire servizi di telecomunicazioni se utilizzano fili e cavi rubati di cui avrebbero dovuto conoscere l’origine. Nella legge che regolava la concessione di questi servizi, le sanzioni elencate sono di avvertimento; Bene; sospensione temporanea; scadenza; e dichiarazione di non idoneità.
L’attività stessa di utilizzo di fili, cavi o apparecchiature telefoniche o di trasferimento di dati rubati o sottratti è ormai considerata clandestina.
Altre proposte di sicurezza
Nella seduta di questo mercoledì (11) sono state discusse alcune proposte e poi cancellate dall’ordine del giorno, d’ufficio, con decisione del Consiglio di Amministrazione, previo discussione del parere.
Una delle proposte era la PL 5343/19, che impone l’installazione di videocamere per monitorare le aree esterne ed interne nelle scuole pubbliche di tutto il Paese. Il relatore Duda Salabert (PDT-MG) ha presentato il parere, ma l’opposizione ne ha chiesto la rimozione dall’ordine del giorno a causa delle modifiche apportate al testo.
È stata ritirata anche la PL 3976/20, che prevede l’Anagrafe pedofila. Recentemente, il presidente Lula ha approvato il progetto che crea un registro nazionale dei condannati per crimini contro la dignità sessuale, stupro, pedofilia o sfruttamento sessuale.
Vedi altre proposte approvate questo mercoledì (11):
- PL 9433/17: stabilisce che le armi sequestrate, quando non avranno più interesse per l’azione penale, saranno donate in uso alle Forze Armate e agli organi di pubblica sicurezza dell’Unione, degli Stati e del Distretto Federale. Il progetto viene restituito al Senato per analisi poiché ha subito modifiche.
- PL 3890/20: Stabilisce lo statuto della vittima.