Ricardo Lewandowski invia un decreto che dà al governo il potere di definire le regole sull’uso delle forze di polizia
Il decreto suggerisce al Ministero della Giustizia di creare norme complementari che disciplinino l’uso di strumenti a minor potenziale offensivo, oltre alla condotta degli agenti; il testo necessita dell’approvazione di Lula
Il Ministro della Giustizia e della Pubblica Sicurezza, Ricardo Lewandowskiha presentato alla Camera Civile una proposta di decreto che mira a garantire al governo federale la capacità di regolamentare l’uso della forza da parte degli agenti di polizia in tutto il Brasile. Affinché la presente proposta possa avere efficacia, dovrà essere approvata dal Ministro della Casa Civile, Rui Costae dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva. Questa iniziativa nasce in risposta agli episodi di abuso commessi da agenti della polizia militare a San Paolo, che hanno portato all’arresto di due agenti e al licenziamento di altri 45. Il decreto suggerisce che il Ministero della Giustizia crei norme complementari che affrontino l’uso della forza e l’uso di strumenti con minor potenziale offensivo.
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Tra le linee guida proposte ci sono norme sull’uso delle manette, procedure di perquisizione personale e domiciliare, nonché linee guida per le azioni negli ambienti carcerari. L’uso delle manette sarà consentito solo in situazioni eccezionali, come rischio di fuga o minaccia all’integrità fisica. Il decreto stabilisce inoltre che i decessi avvenuti nel corso di operazioni di polizia debbano essere immediatamente denunciati al Pubblico Ministero. Per garantire la supervisione degli approcci della polizia, verrà istituito un comitato per monitorare e analizzare queste azioni.
Sebbene l’attuazione delle nuove linee guida non sia obbligatoria, la loro adozione costituirà un requisito per lo sblocco delle risorse del Fondo Nazionale di Pubblica Sicurezza (FNSP). Nell’ambito del decreto sarà creato il “Comitato nazionale di monitoraggio dell’uso della forza”, che comprenderà rappresentanti della società civile e delle forze di sicurezza. L’uso di armi letali dovrebbe essere considerato “l’ultima risorsa”, dando priorità alla comunicazione e alle tecniche che cercano di prevenire l’escalation della violenza.
Le agenzie di sicurezza dello Stato saranno responsabili dell’aggiornamento e della pubblicazione delle loro norme sull’uso della forza, oltre a raccogliere i dati rilevanti sull’argomento. Anche il Ministero della Giustizia svolgerà un ruolo fondamentale, essendo responsabile del finanziamento delle iniziative in linea con queste nuove linee guida e del monitoraggio della loro attuazione.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Fernando Dias