José Pablo López, nuovo presidente della RTVE, ai suoi lavoratori: “Vi chiedo un punto di non conformità” | Comunicazione e media
Il giorno dopo il suo insediamento al Congresso dei Deputati, il nuovo presidente della RTVE, José Pablo López, ha inviato questo martedì mattina una lettera ai quasi 7.000 lavoratori della società, chiedendo loro di “un punto di non conformità”. Nella lettera, López ha riassunto alcuni degli impegni assunti durante la sua comparizione davanti alla Commissione di Nomine della Camera e che delineano la sua tabella di marcia per i prossimi sei anni del suo mandato stabilito. «Il mio impegno è rivolto a tutti e a una RTVE che non si riduca a una parte sussidiaria del settore privato.»
López sottolinea anche che “per rispetto dei cittadini, dobbiamo tutti lottare per una radiotelevisione pubblica lontana dalla crisi permanente in cui si è stabilita da tempo”. E sviluppa i punti del suo progetto per RTVE in un “impegno verso i professionisti”, per cui “la trasparenza è una norma fondamentale” e “la Si è sempre fatto così”; un “impegno per la democrazia” nelle notizie, “che continueranno a lavorare con la stessa autonomia e rigore di finora in modo da svolgere un ruolo centrale nella lotta contro la disinformazione che sta crescendo a passi da gigante in Spagna”; un “impegno a costruire una RTVE rilevante”; e un altro, “con un nuovo quadro di mandato e con efficienza”, dato che secondo López il finanziamento dell’impresa “è insufficiente” ed è necessaria anche la “stabilità di bilancio”. Il budget annuale è di 1.200 milioni di euro all’anno, e a settembre il deficit per l’anno in corso ha raggiunto i 47 milioni.
Parlando di efficienza e della necessità di nuovi finanziamenti durante la sua comparizione davanti alla Commissione di Nomina, López ha considerato “essenziale lo sfoltimento dell’attuale organigramma dirigenziale, chiaramente sopraffatto, così come la riduzione della retribuzione percepita dal presidente della società e i vertici della RTVE.” Nella lettera inviata ai lavoratori il riferimento appare così qualificato: “Una maggiore efficienza è essenziale in tutti gli ambiti, a cominciare dalla struttura gestionale propria dell’azienda”.
Il presidente delinea anche altri impegni “con la struttura territoriale”; “con RNE, RTVE Play e RNE Audio”; “con la creazione; e “con il consiglio di amministrazione di RTVE”, per il quale raccomanda che il suo lavoro “sia basato sulla collaborazione e sulla decentralizzazione del lavoro”. Riguardo a quest’ultima, anche se non la sviluppa in questa lettera, López ha delineato una serie di commissioni di lavoro durante il suo intervento alla Commissione Nomine prima della sua nomina a direttore e successivo presidente della società. In questo quadro, López ha sottolineato, riguardo all’attività dell’organo di governo – limitata dal decreto legge approvato dall’Esecutivo che rinnova urgentemente RTVE concedendo pieni poteri al presidente per nominare incarichi dirigenziali e effettuare assunzioni esterne – che “ “Il Il problema con i poteri non sono i poteri stessi ma il modo in cui vengono esercitati all’interno del consiglio di amministrazione”.
Per quanto riguarda l’utilizzo di questi poteri, López ha proposto le seguenti commissioni: “Oltre a una per il Quadro di Mandato, altre specifiche per il modello di gestione RTVE; per esigenze RNE; controllare la riforma dell’assetto territoriale; per la leadership nel digitale e nell’intelligenza artificiale; e un altro che affronta le sfide dal punto di vista del pubblico più giovane”. Dopo che i nuovi direttori e il presidente (15 in totale, invece dei 10 precedenti, e che anche in virtù del decreto per RTVE avranno dedizione esclusiva e uno stipendio annuo che potrà raggiungere i 100.000 euro) hanno preso possesso della carica questo lunedì con Dopo il giuramento o la promessa dello stesso al Congresso, l’organo direttivo terrà questo martedì la prima riunione in cui inizieranno a discutere questo tipo di questioni relative all’immediato futuro della società.
La prima decisione adottata questo martedì è il ritorno di Alfonso Morales alla segreteria del consiglio di amministrazione. Morales è stato licenziato nelle tempestose sessioni plenarie della fine del marzo scorso durante le quali si stava negoziando la firma di David Broncano, e nelle quali è caduto anche José Pablo López, fino ad allora direttore dei contenuti di RTVE; ed Elena Sánchez, che ha ricoperto il ruolo di presidente ad interim dopo le dimissioni di José Manuel Pérez Tornero dalla presidenza e dal consiglio di amministrazione nel settembre 2022, quando è iniziata una prolungata crisi di governance nella società. Concepción Cascajosa è stata quindi nominata successore di Sánchez come presidente ad interim, posizione che ha mantenuto fino a quando non è subentrata a López. Il nuovo presidente è tornato alla RTVE proposto dal PSOE tra i consiglieri concordati da questo partito con i suoi partner parlamentari. Undici dei 15 consiglieri sono stati nominati dal Congresso; e i restanti quattro, dal Senato su proposta del PP.
Citazione Ruiz Zafón: “C’è chi è direttamente figlio di puttana”
Per fissare la sua lettera alla redazione, López ha scelto alcune parole di Carlos Ruiz Zafón che secondo il firmatario “condensano la stessa condizione umana” e dicono così: “La vita è l’ipoteca dell’anima: anche se si parte con buone intenzioni , andare avanti”. Implica commettere tradimento, con gli altri o con se stessi. C’è chi ha la fortuna di non caderci troppo e chi è direttamente un figlio di puttana, ma tutti abbiamo il dilemma se fare o meno la cosa giusta”. Dopo la citazione, e prima di firmarla, il presidente dice che spera “di essere uno dei fortunati”.