Il governo americano afferma che il presidente siriano ha perso il controllo di Aleppo a causa della dipendenza da Russia e Iran
“Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con questa offensiva, guidata da Hayat Tahrir al Sham, un’organizzazione terroristica designata”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano Sean Savett.
Il governo di U.S.A. ha dichiarato sabato (30) che il presidente siriano Bashar al Assad ha perso il controllo di Aleppo, la seconda città più grande del Paese, a causa della sua dipendenza dalla Russia e dall’Iran. La “dipendenza della Siria da Russia e Iran” insieme al suo rifiuto di andare avanti con il processo di pace delineato nel 2015 dalle Nazioni Unite, “hanno creato le condizioni. che si stanno verificando ora”, ha detto in una nota il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Sean Savett.
“Allo stesso tempo, gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con questa offensiva, guidata da Hayat Tahrir al Sham, un’organizzazione terroristica designata”, ha aggiunto. Una coalizione di forze ribelli dominate dagli islamici ha conquistato gran parte di Aleppo in un’offensiva contro il regime di Assad in cui finora sono state uccise più di 412 persone, ha detto sabato l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
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L’organizzazione con sede nel Regno Unito, che ha un’ampia rete di informatori in Siria, ha riferito che gli aerei russi hanno bombardato Aleppo per la prima volta dal 2016, quando il regime ha riconquistato la città con l’aiuto militare di Mosca.
L’esercito siriano ha riferito che “le organizzazioni terroristiche sono riuscite a penetrare in gran parte dei quartieri della città di Aleppo”. Si tratta degli scontri più grandi degli ultimi anni in Siria, dove la guerra civile scoppiata nel 2011 tra forze che hanno trovato sostegno esterno ha lasciato mezzo milione di morti e milioni di senzatetto.
HTS, l’ex ramo siriano della rete di al Qaeda, e le fazioni alleate, alcune sostenute dalla Turchia, hanno lanciato mercoledì un’operazione nelle province di Idlib e Aleppo, sequestrando dozzine di città prima di entrare nella città settentrionale venerdì.
*Con informazioni fornite dall’AFP
Inserito da Carolina Ferreira