Giornata mondiale contro l’AIDS; in Brasile, il 95% delle persone sottoposte a trattamento ha raggiunto lo stadio di non rilevabilità
Secondo le informazioni diffuse dal Ministero della Salute, solo l’82% delle persone diagnosticate riceve una terapia
Questa domenica (1) è la Giornata mondiale anti-età. AIDSdata stabilita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 1988 per sottolineare l’importanza del confronto HIV. Gli obiettivi globali delle Nazioni Unite per debellare l’AIDS sono noti come 95-95-95, e mirano a far sì che il 95% delle persone che vivono con l’HIV ricevano una diagnosi, il 95% di queste siano in cura e il 95% raggiunga l’irrilevabilità. Secondo le informazioni rilasciate da Ministero della Saluteil 95% delle persone che vivono con l’HIV in Brasile e sono in cura sono riuscite a raggiungere lo stadio di non rilevabilità.
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Ciò significa che la carica virale nel sangue di queste persone è inferiore a 40 copie per millilitro, rendendole non trasmissibili, cioè incapaci di trasmettere il virus ad altre persone. Nel 2023, il Brasile ha raggiunto un tasso di diagnosi del 96%, in miglioramento rispetto al 90% registrato nel 2022. Sebbene il Paese abbia raggiunto il 95% di non rilevabilità tra coloro che sono sottoposti a trattamento, solo l’82% di quelli diagnosticati stanno ricevendo terapia. L’aumento del numero di diagnosi è da attribuire all’ampliamento della Profilassi Pre-Esposizione (PrEP), disponibile nel Sistema Sanitario Unificato dal 2017.
Per celebrare la data, il Ministero della Salute ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione con il motto “HIV. Si tratta di vivere, convivere e rispettare. Testare e trattare. Stai al sicuro. La campagna mette in risalto il concetto “i = i”, che rafforza il fatto che coloro che seguono il trattamento non sono rilevabili e, quindi, non trasmettono il virus. Inoltre, il ministero ha presentato linee guida per eliminare l’AIDS e l’HIV come problemi sanitari in Brasile, con obiettivi da raggiungere entro il 2030, tra cui l’aumento del numero di utilizzatori di PrEP e la riduzione della mortalità correlata all’AIDS.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Matheus Oliveira