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Atresmedia e Diagonal TV rinviano la prima della serie su Gervasio Deferr a causa delle accuse di “abuso sessuale” contro l’ex ginnasta olimpico | Società


Le società di produzione Atresmedia e Diagonal TV hanno rinviato in maniera “puramente preventiva”, secondo un portavoce di Atresmedia, la serie sulla vita del campione olimpico Gervasio Deferr a causa delle accuse di “abusi sessuali” contro l’ex ginnasta 44enne . Questo portavoce ha confermato a EL PAÍS che “non appena venuti a conoscenza di presunti abusi da parte di Gervasio Deferr, Atresmedia e Diagonal TV hanno deciso congiuntamente di annullare la promozione e di rinviare seno il la prima della serie Il grande salto”. L’anteprima del prodotto audiovisivo era prevista per il 17 novembre e la società di produzione lo ha tolto dal palinsesto, annunciando un cambiamento nel calendario per anticipare L’ombra della terra. Le ragioni avevano a che fare con le accuse di violenza sessuale. Lo stesso portavoce di Atresmedia chiarisce inoltre che “questa decisione preventiva è stata presa prima che la presunta vittima rivelasse i fatti a EL PAÍS, rispettando i suoi tempi e il suo desiderio di rimanere anonimo, e sulla base della responsabilità e sensibilità che Atresmedia e Diagonal TV hanno nei confronti di tutte le vittime di abuso, fermo restando il diritto alla presunzione di innocenza di Gervasio Deferr.”

I fatti, secondo la donna e il suo avvocato, sono avvenuti nel periodo in cui Deferr si trovava al CAR: sono centri ad alto rendimento dove si preparano e si allenano atleti d’élite. In Spagna ce ne sono due: Sant Cugat (Barcellona) e Madrid. All’epoca Deferr era maggiorenne e la denunciante era minorenne e aveva denunciato di essere stata violentata. Ci sarebbero altre due vittime, anche loro minorenni, secondo il denunciante. Deferr è entrato nel CAR di Sant Cugat nel 1992, quando aveva 13 anni, e lì si è allenato – salvo concentramenti specifici con la nazionale per la quale si è recato al CAR di Madrid – fino al ritiro dalla ginnastica nel gennaio 2011. i crimini sarebbero stati prescritti; Ecco perché, come conferma l’avvocato a questo quotidiano, non è stata sporta alcuna denuncia: “È esporsi per qualcosa che finirebbe archiviato e senza punizione. Ma siamo a conoscenza di almeno altri due casi”.

La serie, che conta cinque episodi, si chiama Il grande salto e l’attore Óscar Casas è il protagonista. Racconta la vita dell’atleta dagli esordi nel 1986 fino al 2017, quando decide di entrare in una clinica di disintossicazione. Alla fine dello scorso ottobre, poco più di due settimane prima della prima, l’avvocato che rappresenta la vittima ha contattato per la prima volta Diagonal TV (il produttore della serie) per riferire i fatti di cui era a conoscenza e le questioni di cui era a conoscenza. preoccupazione, e Diagonal TV ha organizzato qualche giorno dopo un incontro telematico con i suoi servizi legali, l’avvocato stesso e i servizi legali di Atresmedia (la serie sarebbe stata presentata in anteprima su Atresplayer, la sua streaming).

L’avvocato li ha innanzitutto avvertiti che il suo cliente voleva mantenere l’anonimato e che capiva che questo anonimato avrebbe potuto farli mettere in discussione i fatti. Ha poi trasmesso loro, oralmente e per iscritto, i fatti di cui era a conoscenza: che c’erano almeno tre persone (tra cui il suo cliente) che erano state vittime di violenza sessuale da parte di Deferr quando erano minorenni. “Furono fatti conoscere, quindi, che non si trattava soltanto di una persona e che non si trattava soltanto di un singolo fatto. Da lì è stato detto loro che non sapevamo se questo potesse continuare a crescere e ci sarebbero state più persone coinvolte”, spiega l’avvocato.

Gervasio Deferr, nella sua palestra Club de Gimnastica La Mina a Sant Adrá de Besos.
Gervasio Deferr, nella sua palestra Club de Gimnastica La Mina a Sant Adrá de Besos. MASSIMILIANO MINOCRI

L’avvocato e il suo cliente non sapevano che era stata girata una serie su Deferr finché non hanno ricevuto un articolo di stampa che parlava della sua prima. Questo è il momento in cui decidono di comunicare le informazioni in loro possesso ai produttori. “Abbiamo sempre detto ad Atresmedia e Diagonal TV che capivamo che avevano realizzato un prodotto e capivamo anche che volevano renderlo redditizio, ma ritenevamo che dovessero conoscere una parte della storia che non era conosciuta e di cui pensavamo che non lo sapessero prima”, conferma l’avvocato a EL PAÍS.

Deferr, che ha vinto tre medaglie olimpiche (un oro a Sydney 2000, un altro oro ad Atene 2004 e un argento a Pechino 2008), quando si ritirò divenne allenatore e fondò una palestra nel quartiere La Mina di Barcellona, uno dei più umili della città. Interrogato da EL PAÍS sulle accuse di stupro per le quali Atresmedia e Diagonal TV hanno rinviato la serie, assicura di non averne conoscenza: “Non mi è arrivato nulla, nessuno mi ha informato di nulla, né ho ricevuto nulla da nessuna parte . “Non so niente di niente, nessuno mi ha detto niente, non so di cosa stai parlando né da dove arrivino le informazioni, non ne ho idea.” Non sapevo che avessero rinviato la serie? “Sì, so che avevano rinviato la serie, ma non ho parlato con Atresplayer né con nessuno che me lo spiegasse. Mi sto allenando e basta”, ha concluso.

Se sei a conoscenza di qualche caso di abuso nello sport spagnolo che non ha visto la luce, puoi scrivere a: abusos@elpais.es

Il telefono 016 assiste le vittime di violenza sessista, le loro famiglie e chi le circonda 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, in 53 lingue diverse. Il numero non viene registrato sulla bolletta telefonica, ma la chiamata deve essere cancellata dal dispositivo. Puoi anche contattare via email 016-online@igualdad.gob.es e tramite WhatsApp al numero 600 000 016. I minorenni possono contattare il numero telefonico della Fondazione ANAR 900 20 20 10. Se si tratta di una situazione di emergenza è possibile chiamare il 112 oppure i numeri telefonici della Polizia Nazionale (091) e della Guardia Civile (062) . E se non puoi chiamare puoi utilizzare l’applicazione ALERTCOPS, da cui viene inviato un segnale di allerta alla Polizia con geolocalizzazione.



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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.