Il PSC si reca al conclave del PSOE convinto che il finanziamento singolare sia già tutelato | Notizie dalla Catalogna
Il PSC parteciperà questo venerdì al 41° Congresso del PSOE con la ferma convinzione di sostenere e serrare i ranghi nella rielezione per la quarta volta di Pedro Sánchez a segretario generale del partito. Assolutamente allineati con la figura del presidente del governo, i socialisti catalani ritengono che le sue politiche – dall’indulto all’amnistia – siano servite a “normalizzare”, dicono, la vita politica in Catalogna. Con una numerosa delegazione guidata dal presidente Salvador Illa, che sarà a Siviglia per tre giorni, il PSC si presenta al congresso sottolineando che il modello di finanziamento unico concordato con l’ERC è irreversibile e indiscutibile e che non è più oggetto di discussione del dibattito interno.
Diversi dirigenti del PSC hanno insistito in questi giorni sul fatto che l’accordo con i repubblicani, che li sostiene in ultima analisi al governo, non è in discussione. “Il modello singolare è definito e concordato con l’ERC. E si realizzerà. È un bene per la Catalogna e anche per la Spagna”, ha insistito la portavoce e vicepresidente del PSC, Lluïsa Moret, in questi giorni davanti al Congresso, assicurando che la presentazione politica si riferisce generalmente al finanziamento in modo generico e che il modello singolare è fuori luogo il dibattito. “Questo dibattito non entra nel congresso del PSOE. (L’accordo) sarà attuato, si tratta di condividerlo e spiegarlo”, aggiunge Moret. “Con uno spirito costruttivo e positivo contribuiremo al progetto socialista collettivo”,
Il patto, infatti, è già stato approvato dai dirigenti sia del PSC che del PSOE. Degli oltre 6.000 emendamenti presentati, 400 riguardano questioni finanziarie e due si riferiscono alla Catalogna. Fonti del PSC sostengono che i numeri non sono così alti a differenza di quelli riscontrati in altri congressi e che la maggior parte si riferisce ai finanziamenti in modo generico. La presentazione politica messa in discussione stabilisce che tutte le comunità autonome disporranno di “più risorse di quelle attuali” e che il futuro sistema di finanziamento regionale, in scadenza dal 2014, dovrà rafforzare “equità, efficienza e solidarietà” e garantire la corresponsabilità dei territori.
Illa sostiene che il patto di solidarietà è vantaggioso per la Catalogna e sarà vantaggioso per tutta la Spagna, ma non sembra credibile che tutta la militanza sia interpretata secondo gli emendamenti promossi dai militanti e avanzati all’epoca da questo giornale. Uno di essi, promosso da militanti di León e Teruel, dice che non è “probabile” che ciò sia positivo per l’intero Paese e un altro, ad esempio, difeso dai militanti di León e delle Asturie, rifiuta il principio di ordinalità, cioè , affinché la Catalogna non crolli nelle posizioni di ricchezza dopo il tuo contributo alla cassa comune (il terzo ad entrare e il 14° a ricevere). I cento emendamenti del PSC -64 aggiunte, 41 sostituzioni e 4 soppressioni- riguardano, ove opportuno, l’uguaglianza, l’istruzione, l’alloggio, le pensioni, la protezione sociale e del lavoro; Sostenibilità dei trasporti e cambiamento climatico.
Con un PSOE scosso da cause legali, il PSC, che vuole rafforzare Sánchez, ha comunque l’impressione che i finanziamenti saranno relegati. Illa prevede di visitare tutte le comunità autonome a partire dal prossimo anno per spiegare e difendere i vantaggi del modello. Al conclave partecipano 86 delegati del PSC, altrettanti osservatori e un centinaio di invitati. I consiglieri Albert Dalmau (Presidenza); Alícia Romero (Economia e Finanza) e Esther Niubo (Istruzione) parteciperanno come delegate mentre Eva Menor (Femminismi) come osservatrice. E come ospiti, sette tra i principali sindaci, tra cui quello di Barcellona, Jaume Collboni e di Tarragona, Rubén Viñuales. La stessa Moret farà parte della commissione per i finanziamenti e Minor della commissione per il femminismo. Il PSC ha ora tre seggi nell’esecutivo federale e nulla indica che subirà un declino.