La STF sospende il giudizio sulla regolamentazione delle big tech
Il Tribunale federale (STF) ha sospeso questo giovedì (28) la sentenza sul regime di responsabilità delle piattaforme digitali e sulla validità delle norme del Marco Civil da Internet. L’analisi riprenderà mercoledì prossimo (4).
Finora ha cominciato a esprimere il suo voto il relatore di uno dei processi sul tema, il ministro Dias Toffoli. Riprenderà la lettura la prossima settimana.
La Corte esamina due casi sulla questione. L’altro caso è segnalato da Luiz Fux, che sarà il secondo a votare.
I due processi sono ricorsi presentati da Facebook e Google, che mettono in discussione le regole di funzionamento delle piattaforme e il regime di responsabilità per i contenuti pubblicati dagli utenti.
I casi hanno una portata generale riconosciuta, cioè quanto definito varrà per tutti i casi simili in tribunale.
Com’è oggi?
Attualmente il Marco Civil da Internet ritiene le piattaforme civilmente responsabili solo nel caso in cui non venga rispettata una decisione del tribunale che ordina la rimozione dei contenuti pubblicati dagli utenti. La garanzia è nell’articolo 19 della legge.
La responsabilità civile implica, ad esempio, il dovere di risarcire eventuali danni.
Per legge, ci sono solo due eccezioni a questo comando: diffusione di immagini o video con scene di nudo o atti sessuali di carattere privato o per violazione del diritto d’autore. In questi casi, la piattaforma deve rimuovere il contenuto tramite notifica extragiudiziale.