PEC aborto: scopri quali sono i prossimi passi dopo l’approvazione da parte della CCJ
La Commissione Costituzione Giustizia e Cittadinanza (CCJ) ha approvato, questo mercoledì (27), la Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC) che vieta l’aborto nel Paese.
Ora il prossimo passo del processo è l’analisi del merito della questione in un’apposita commissione, che avrà anche l’autonomia di modificare il testo originario. La creazione del collegiato dovrà essere effettuata dal presidente della Camera dei Deputati, attualmente deputato Arthur Lira (PP-AL), il cui mandato si estende al biennio 2023-2024.
La commissione avrà a disposizione 40 sessioni per votare la proposta, ma i suggerimenti per i cambiamenti dovranno essere fatti solo nelle prime dieci.
Se ammesso dal gruppo, il PEC sarà analizzato dalla plenaria della Camera. L’approvazione dipende dai voti favorevoli dei tre quinti dei deputati (308), in due turni di votazioni.
Se il testo verrà approvato, andrà al Senato, dove sarà analizzato dalla CCJ e poi dalla Plenaria, sempre in due turni.
Se il Senato approva la PEC senza modifiche, l’emendamento sarà promulgato, senza necessità di sanzione da parte del Presidente della Repubblica. In caso di modifiche la questione tornerà alla Camera per una nuova votazione. La proposta passerà da una Camera all’altra finché lo stesso testo non sarà approvato da tutti i partiti.
Ordinanza di approvazione della PEC sull’aborto
- Commissione per la Costituzione della Giustizia e della Cittadinanza (CCJ);
- Commissione speciale;
- plenaria;
- Senato.
Cosa dice il testo
Un progetto di emendamento costituzionale (PEC) altera o aggiunge disposizioni alla Costituzione federale. Può essere presentato da almeno 171 deputati o 27 senatori, dal Presidente della Repubblica e da più della metà delle Assemblee legislative.
Il testo, redatto dall’ex deputato Eduardo Cunha, è stato depositato nel maggio 2012 e propone modifiche all’articolo 5 della Costituzione, come evidenziato nello stralcio:
“Art.5º. Tutti sono uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sorta, garantendo ai brasiliani e agli stranieri residenti nel Paese l’inviolabilità del diritto alla vita, dal concepimentolibertà, uguaglianza, sicurezza e proprietà, come segue”.
Attualmente nel Paese l’aborto è vietato, si applicano eccezioni in tre casi:
- quando esiste un rischio per la vita della donna incinta;
- in caso di stupro; E
- in caso di anencefalia fetale.
*Sotto la supervisione di Renata Souza