È ora che il governo faccia la sua parte
In questa edizione del rapporto Focus, ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è stato l’aumento della proiezione dell’IPCA per il 2025, che è passata dal 4,12% al 4,32%; l’aumento di 0,20 pp in una settimana è significativo
Oggi il rapporto focalizzato, che riunisce la mediana delle proiezioni del mercato finanziario per tasso di cambio, inflazione (IPCA), dollaro, Crescita del Pil, Selic e risultato primario. In questa edizione ciò che ha attirato maggiormente l’attenzione è stato l’aumento della proiezione dell’IPCA per il 2025, passata dal 4,12% al 4,32%. L’aumento di 0,20 pp in una settimana è significativo.
La proiezione del mercato non garantisce che l’inflazione sarà effettivamente al 4,32% l’anno prossimo. Tuttavia, l’aumento delle proiezioni funge da barometro delle aspettative. Gli agenti economici vedono davanti a sé un futuro più inflazionistico. La Banca Centrale definisce questo processo il disancoraggio delle aspettative inflazionistiche.
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Il problema con il peggioramento delle aspettative sta portando al presente un maggiore rischio inflazionistico. L’uomo d’affari, temendo un aumento dei costi in futuro, aumenta oggi il prezzo della merce. Il lavoratore, temendo una maggiore inflazione, chiede attualmente un adeguamento salariale, tanto più in un mercato del lavoro più acceso, in cui il suo potere contrattuale aumenta.
Oltre al peggioramento della inflazioneil tasso di cambio previsto per il 2024 era di R$ 5,70, e di R$ 5,55 per il 2025. Apparentemente, il nuovo tasso di cambio di equilibrio per l’economia brasiliana è R$ 5,50. Il rialzo della valuta americana esercita inoltre pressioni sull’inflazione, poiché quasi tutto ciò che consumiamo contiene componenti quotati in dollari. In questo scenario, non ha senso limitarsi ad aumentare i tassi di interesse per la Banca Centrale. Il Selic è in rialzo e non ha contenuto l’aumento dell’inflazione presente e futura, né l’aumento del dollaro. È tempo che il Ministero delle Finanze faccia la sua parte, aggiustando i conti pubblici; altrimenti andremo verso una crisi fiscale.
*Questo testo non riflette necessariamente l’opinione di Jovem Pan.