L’esercito resiste alla revoca del tributo il giorno del colpo di stato – 25/11/2024 – Power
Il Comando dell’Esercito ha rifiutato di ritirarsi omaggio ufficiale alla data del colpo di stato militare numero caserma a Juiz de Fora (MG), come richiesto dall’art Pubblico Ministero Federale nel azione civile pubblica.
In una proposta inviata alla Procura, la Forza ha accettato di rimuovere dal sito web il riferimento al nome “Brigada 31 de Março” e l’insegna della 4a Brigata di fanteria leggera da montagna. Tuttavia si rifiutò di revocare il decreto del 1974, pubblicato durante la dittatura militareche ha ufficializzato l’arco della data.
La Procura ha respinto la proposta di conciliazione e ha deciso di mantenere la causa civile pubblica, proposta dopo l’udienza Foglio rivelarne l’esistenza di riverenza alla data nell’unità. La menzione del 31 marzo rimane sulla targa e sul sito web dell’unità.
La brigata è installata nella sede del ex quartier generale della 4a Regione Militareda dove, dentro alba del 31 marzo 1964il generale Olympio Mourão Filho, allora capo dell’unità con sede a Juiz de Fora, mobilitò le sue truppe verso Rio de Janeiro per deporre il presidente João Goulart, detto Jango.
Nella proposta inviata a settembre alla Procura, l’Esercito si impegna anche a rimuovere dal sito la menzione del “ruolo decisivo e coraggioso [da brigada] allo scoppio della rivoluzione democratica”, termine ancora usato da alcuni militari per riferirsi al colpo di stato.
Il documento, firmato dal generale Márcio Nunes Ribeiro, capo di stato maggiore del comandante dell’esercito, Tomás Paiva, non si riferisce agli eventi del 1964 come a un colpo di stato, ma solo come “all’inizio del governo militare”.
Il termine compare nel punto in cui l’Esercito rifiuta di creare uno spazio di memoria nell’unità sulla sua partecipazione al colpo di stato militare. La Forza ha suggerito, in cambio, l’installazione in strada o in un museo della città di “una targa senza connotazioni politico-ideologiche, che evidenzi il fatto storico dello spostamento delle truppe da Juiz de Fora, consentendo l’inizio della guerra militare governo del 1964”.
La proposta era condizionata al fatto che “il contenuto trascritto fosse precedentemente sottoposto all’approvazione dell’esercito brasiliano”.
Il documento rifiuta inoltre che i soldati dell’unità seguano un corso sulla “natura illecita del colpo di stato militare del 1964” e sulle conclusioni della Commissione Nazionale per la Verità su quel periodo.
“Non vi è alcuna necessità di creare alcun nuovo corso per i membri della 4a Brigata di fanteria leggera motorizzata, dato che le questioni relative ai diritti umani sono incluse nella formazione del suo personale”, si legge nel testo della proposta.
La MPF ha rifiutato la proposta dell’Esercito perché tentava di mantenere la validità dell’ordinanza che formalizza il tributo alla data del golpe. La Procura ha citato come base il recente processo contro il STF (Corte Federale Suprema) che lo ha dichiarato incostituzionale utilizzo delle risorse pubbliche per promuovere le celebrazioni al Colpo di stato del 1964.
“È interessante notare che la conclusione della STF si riferisce all’elogio del colpo di stato militare attraverso la pubblicazione dell'”Ordine del giorno allusivo al 31 marzo 1964″ da parte del Ministero della Difesa il 30/03/2020; le stesse premesse e fondamenti , a maggior ragione, devono applicarsi al caso di specie, in cui viene menzionata anche la data del colpo di stato militare per rendere omaggio, ma in modo permanente e non effimero”, ha scritto il procuratore Thiago Cunha de Almeida.
L’azione è stata proposta in aprile ed era sospesa da giugno per i negoziati di conciliazione. Il 5 Almeida ha annunciato il rifiuto della proposta dell’Esercito, che ha riaperto il processo.
“Non è possibile una soluzione consensuale che preveda, come punto di partenza, il mantenimento del nome ‘Brigada 31 de Março’ da parte dell’Unione, contrariamente al precedente stabilito dal Tribunale Supremo Federale con ripercussioni generali, anche se attenuate dal divieto di presentazione al pubblico esterno all’unità militare”, ha affermato il pubblico ministero.