Temer minimizza le rivelazioni del PF sul complotto del colpo di stato – 25/11/2024 – Potere
L’ex presidente Michel Temer (MDB) ha paragonato i golpe dell’8 gennaio alle manifestazioni contro la riforma delle pensioni organizzate dai sindacati durante il suo governo.
Durante un evento organizzato questo lunedì (25) dalla CNC (Confederazione nazionale del commercio di beni, servizi e turismo), a San Paolo, Temer ha parlato di quella che ha definito l’attuale “radicalizzazione” del paese.
“Hanno invaso gli edifici l’8 gennaio. Ma vi ricordate che nel mio governo, quando ci occupavamo della riforma delle pensioni, i sindacati mandarono lì 1.600 autobus, che incendiarono i ministeri, tentarono di invadere il Congresso, consegnarono automobili, bruciarono automobili “, ha detto.
Secondo l’ex presidente, dopo alcune ore di manifestazione, un suo ministro ha suggerito di chiamare l’ Forze armate per una GLO (Garanzia della Legge e dell’Ordine).
“Le sei [da tarde] finito tutto. C’erano notizie di notte e la mattina dopo. Ma a mezzogiorno la stampa mi ha intervistato e ho detto: se l’episodio è di ieri, ieri è passato. Non parlo del passato, parlerò del futuro”, ha dichiarato durante l’evento.
Temer ha affermato che la decisione di “andare avanti” è motivata dalla determinazione costituzionale di adottare una soluzione pacifica a tutte le controversie. “Non abbiamo una soluzione pacifica qui. Abbiamo una soluzione di guerra, di contenzioso. Uno parla dell’altro, le persone si attaccano a vicenda”, ha detto.
Durante l’evento, Temer ha paragonato lo scenario del Brasile con quello del Regno Unito, un paese che, a suo avviso, esercita pienamente la democrazia.
“Il punto è questo: se perdo le elezioni, il mio dovere è distruggere coloro che hanno vinto. Ciò danneggia la governabilità e, quindi, danneggia il popolo”, ha affermato.
In un’intervista con i giornalisti dopo il panel, a Temer è stato chiesto dell’incriminazione dell’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) e sulla rivelazione dei piani per uccidere il presidente Lula (P.T), o vizio Geraldo Alckmin (PSB) e il ministro della STF (Supremo Tribunale Federale) Alessandro di Moraes.
L’ex presidente ha ribadito di non vedere rischi per la democrazia. “Anche se ci sono dei tentativi, il fatto è che non vanno avanti. Non vanno avanti perché nel Paese non c’è il clima. E diciamocelo, un vero colpo di stato si potrà fare solo quando le Forze Armate saranno disposti a farlo”, ha dichiarato.
Per quanto riguarda la partecipazione del personale militare al piano, Temer ha minimizzato e ha affermato che si trattava di “qualche personale militare”. “Non si trattava dell’istituzione nel suo insieme. Sia l’esercito, la marina, l’aeronautica, non vi hanno partecipato come istituzione. Hanno partecipato alcuni personaggi”, ha aggiunto.