Augusto Melo e l’impeachment – 23/11/2024 – Juca Kfouri
Augusto Melo ha esonerato Romeu Tuma Júnior, non ha licenziato il consulente Fred Luz e ora ha una taglia sulla sua testa.
Almeno si è liberato della supervisione e delle minacce e affronterà la riunione del Consiglio deliberativo del Corinthians che giovedì potrebbe aprire il processo di impeachment (28).
Si prevede così tanta confusione che Tuma, presidente del Consiglio, avverte che chiamerà le truppe d’assalto della polizia per evitare conflitti e garantire il traffico nelle vicinanze del Parque São Jorge, mentre Gaviões da Fiel minaccia di bloccare l’accesso al club.
Tutto perché Tuma ha impiegato troppo tempo nella sua politica di sottomettere Melo ai suoi desideri e ha tenuto la spada sopra la testa del leader per un periodo di tempo ingiustificabile.
Con il falso argomento di dover aspettare la fine delle indagini della polizia sullo scandalo di Vai de Bet e del suo aranceto, o perché non voleva ostacolare la fuga dalla retrocessione, Tuma convocò il Consiglio quando la squadra di calcio aveva accumulato cinque vittorie consecutive, motivo sufficiente per cambiare l’umore di Fiel.
Né le indagini della polizia né il risultato del calcio c’entrano con quello che è il vero motivo dell’impeachment: la gestione sconsiderata di Melo, le promesse non mantenute in campagna elettorale, la vera frode elettorale da lui applicata a chi accetterebbe anche solo aceto e pepe sbarazzarsi di Andrés Sanches$Duilio Monteiro Alves.
Il raro lettore si è stancato di leggere qui che più di qualche elettore di Melo ha detto che era più facile rimuoverlo in sei mesi che sconfiggere qualcuno che era al potere da 16 anni e largamente responsabile della vergognosa situazione del club.
Infatti, già prima del sesto mese è iniziata la mobilitazione per l’impeachment e nell’undicesimo è possibile, ma non probabile, che il processo venga installato.
Il Melo è un disastro enorme, il Corinthians è alle prese con il peggio del mondo del calcio, ha urgentemente bisogno di ripulire il clima in cui oggi non c’è più ed entrare nell’era moderna del management sportivo.
Ben gestito, da giovani, senza vizi, oltre alle meschinità e alle ambizioni dei gruppi che ruotano nel club, Fiel riuscirebbe a estrapolare il compenso per lo stadio, comprando anche il calcio in Borsa.
Non sarà con Melo e Sanchez, due facce di una vecchia medaglia.
Salvate i Corinzi!
Crociera a Sula
E il Cruzeiro vide interrotto il trofeo che sarebbe stato importante per la sua collezione dopo che un gruppo di ladri ne saccheggiò i forzieri e ne offuscò la portentosa storia.
Non ci sono più Tostāo, Dirceu Lopes, Alex, Sorín o Fábio, ma la vittoria su un altro gigante del continente sudamericano, il Racing, sarebbe speciale.
Purtroppo la squadra è stata piccola nel primo tempo ad Asunción e ha subito due gol in 15 minuti, oltre a minacciare appena la squadra argentina.
Nel secondo tempo il comportamento cambia radicalmente, Kaio Jorge riduce il punteggio e fa sperare nel pareggio fino all’ultimo minuto di recupero, quando in contropiede il Racing chiude i conti portandosi sul 3-1.
Non si può competere in finale con la timidezza rivelata nel primo tempo quando, sorprendentemente per uno che di solito brilla nei grandi momenti, anche Cássio ha avuto un pomeriggio infelice, subendo due gol che avrebbe potuto e dovuto evitare, il primo identico a quella patita dai piedi di Riquelme, nel 2013, alla Libertadores.
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