L’ingegnere che ha rivendicato il brevetto per la macchina per il voto elettronico è tra gli imputati del PF
L’ingegnere Carlos César Rocha è tra le persone incriminate dalla Polizia Federale (PF) nell’inchiesta su un presunto tentativo di colpo di stato dopo le elezioni presidenziali del 2022.
Oltre a lui sono stati incriminati l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL) e altre 35 persone. Alcuni di loro si sono già pronunciati sull’azione del PF.
Spetta ora alla Procura Generale (PGR) decidere se denunciare o meno i nomi elencati. IL CNN cerca di contattare la difesa di Carlos Rocha.
Richiesta di brevetto per macchina per il voto elettronico
La macchina per il voto elettronico è stata utilizzata per la prima volta nelle elezioni del 1996 e, secondo la Corte Superiore Elettorale (TSE), la progettazione tecnica dell’apparecchiatura è di sua proprietà.
Nel 1995 il Tribunale elettorale indisse un bando per la costruzione dell’urna elettorale. La preparazione del progetto tecnico hardware e software è stata effettuata da specialisti in informatica, elettronica e comunicazioni del Tribunale elettorale, delle Forze armate, del Ministero della Scienza e della Tecnologia, dell’Istituto Tecnologico dell’Aeronautica, dell’Istituto Nazionale per la Ricerca Spaziale e il Ministero delle Comunicazioni.
L’azienda vincitrice della gara ha subappaltato a Omnitech Serviços em Tecnologia e Marketing LTDA, di cui Carlos Rocha è partner, lo sviluppo della struttura dell’attrezzatura.
Nel 1996 ha depositato una domanda di brevetto presso l’Istituto Nazionale della Proprietà Industriale (Inpi), agenzia federale collegata al Ministero dell’Economia.
La richiesta è stata respinta dall’istituto, che ha giustificato la mancanza del “requisito di novità”, poiché il TSE aveva pubblicato un avviso che dettagliava le specifiche dell’attrezzatura.
Anche Carlos Rocha faceva parte di un processo presso il Tribunale Federale di San Paolo. Nel 2002 l’Unione ha avviato un processo per rivendicare definitivamente il brevetto della macchina per il voto elettronico.
Rapporto sulle urne nel 2022
Carlos César Rocha è il proprietario dell’Instituto Voto Legal (IVL), che ha preparato nel 2022, su richiesta del PL, un rapporto in cui si parlava di presunti difetti nelle macchine per il voto elettronico.
Sulla base del documento presentato, PL ha sostenuto che i vizi lamentati giustificavano l’annullamento di una parte dei voti computati.
All’epoca, il ministro Alexandre de Moraes, allora presidente del TSE, respinse la richiesta del PL e condannò i partiti della coalizione (che comprendeva PP e repubblicani) a pagare una multa di 22,9 milioni di R$.
Il settore tecnico del TSE ha sottolineato i difetti delle argomentazioni del PL sulle macchine per il voto elettronico.
*con informazioni di Estadão Conteúdo
(Inserito da Tiago Tortella)
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