Paulo Figueiredo afferma di essere stato incriminato per “aver riportato in modo accurato gli eventi che hanno coinvolto l’alto comando dell’esercito”
Un giornalista vede l’indagine sul presunto colpo di stato come una “campagna di intimidazione”, sottolinea che non era in Brasile nel 2022 e ritiene che il governo Trump gli darà ragione
Il giornalista e l’imprenditore Paulo Figueiredo Filhonipote dell’ex presidente João Baptista Figueiredo, ha reagito alla sua incriminazione da parte della Polizia Federale nell’ambito delle indagini su un presunto tentativo di colpo di stato nel 2022. Figueiredo, che vive negli Stati Uniti da quasi un decennio, ha dichiarato di non essere mai stato in Brasile durante l’anno in questione e ha classificato le accuse come parte di una “campagna intimidatoria”. “Lo dico chiaramente: non rispondo alle intimidazioni, né mi ritirerò dall’esercizio delle libertà che Dio mi ha dato. Ho anche piena fiducia che gli Stati Uniti, sotto una nuova amministrazione che valorizza la libertà, tratteranno questi eventi con la serietà che meritano”, ha affermato.
In un comunicato, Figueiredo ha dichiarato che la sua unica “condotta criminale” è stata quella di riferire “accuratamente”, dagli Stati Uniti, eventi legati all’alto comando dell’esercito brasiliano. Ha anche accusato il ministro della STF (Corte Suprema Federale), Alexandre de Moraes, di aver condotto una “escalation dittatoriale” in Brasile e ha ribadito che non si tirerà indietro dall’esercizio delle sue libertà.
Figueiredo è uno dei 37 nomi elencati come incriminati nel rapporto sul caso, che include accuse contro l’ex presidente Jair Bolsonaro e alcuni dei suoi ex ministri e persone a lui vicine, sospettati di tentato colpo di stato e abolizione dello Stato di diritto democratico e formazione di organizzazioni criminali. Tra gli imputati figurano militari, agenti pubblici, giornalisti e “persino un prete cattolico”, come ha sottolineato Figueiredo.
L’inchiesta sottolinea che le discussioni su un possibile colpo di stato avrebbero avuto luogo durante il governo Bolsonaro, ma non sono andate avanti a causa della mancanza di sostegno da parte dell’alto comando militare. Fondamentali per le indagini sono stati prove come messaggi intercettati, patteggiamento e documenti trovati sui cellulari degli indagati, tra cui l’ex aiutante di campo di Bolsonaro, Mauro Cid. L’elenco completo dei nomi degli imputati è stato inviato alla Corte Suprema Federale e sarà analizzato dal Ministro Alexandre de Moraes, che deciderà se rinviare il caso alla Procura Generale.
Figueiredo ha sottolineato che l’accusa riflette, a suo avviso, un tentativo di metterlo a tacere, poiché è attivamente attivo negli Stati Uniti denunciando quello che ha definito “l’allineamento del Brasile con la Cina”. Il giornalista ha rafforzato la sua fiducia che gli Stati Uniti, sotto la nuova amministrazione, riconosceranno la gravità della situazione in Brasile. Finora la difesa di Figueiredo non ha precisato se intende contestare formalmente l’accusa in Brasile o in altre istanze internazionali.
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Nota pubblica
Ho appreso dai giornali che io e l’ex presidente Bolsonaro siamo stati incriminati dalla polizia federale brasiliana nell’ambito di un’indagine su un presunto tentativo di colpo di stato nel 2022, mai avvenuto. L’accusa comprende 37 persone, tra cui agenti pubblici di alto rango… https://t.co/vkQN3PEPtS
— Paulo Figueiredo (BR-4) (@pfigueiredobr4) 21 novembre 2024
Pubblicato da Felipe Dantas