Il PF mostra che Bolsonaro era il leader del complotto golpista – 21/11/2024 – Bruno Boghossian
L’accusa di Jair Bolsonaro, ex ministri e generali colpisce direttamente l’alto comando del complotto golpista. Le indagini hanno raccolto prove di un’azione orchestrata e articolata all’interno del Palácio da Alvoradacon la partecipazione diretta dell’allora presidente. Oltre a ciò, ci sono molti elementi per inquadrare il capitano come capo della cospirazione.
Le prove raccolte da Polizia federale sottolinearlo Bolsonaro ha svolto il ruolo di leader del tentativo di colpo di stato. È suo il merito di dare forma definitiva al decreto che avrebbe dovuto rovinare le elezioni e gettare il Paese in uno stato di eccezione. L’allora presidente convocò i comandanti militari per discutere dell’intervento armato e incontrò personalmente il generale che stava coordinando un piano terroristico.
Bolsonaro ha dato voce al comando per l’attuazione dei punti critici del piano. Ha ordinato la preparazione del rapporto delle Forze Armate che dovrebbe creare sospetti sui sondaggi, ha esercitato pressioni sul PL ha intentato una causa per annullare le elezioni e ha rilasciato dichiarazioni mirate a infiammare le proteste che dovrebbero fungere da innesco per un’operazione militare.
L’ex presidente appare ancora come il punto centrale delle azioni concrete volte a innescare il colpo di stato. Il generale Mario Fernandes, che ha ideato un piano per uccidere Lula e Alessandro di Moraesera con Bolsonaro e, più tardi, ha inviato un messaggio celebrando il fatto che il capitano aveva accettato il “nostro consiglio”.
Il PF sottolinea inoltre che il nucleo golpista ha agito diligentemente per incoraggiare le manifestazioni davanti alle caserme, con l’obiettivo dichiarato di giustificare un’insurrezione. Bolsonaro ha avuto un ruolo fondamentale nella preparazione di questa bomba. Potrebbe essere volato negli Stati Uniti, ma ha lasciato dietro di sé il manufatto esploderebbe l’8 gennaio.
Le indagini seppelliscono le favole usate da Bolsonaro e soci per dipingere il tentativo di colpo di stato come una mera meditazione giuridica del candidato sconfitto o un’avventura domenicale di signorine frustrate. Il vero obiettivo era scatenare una rivolta armata, rapire, uccidere e instaurare un regime che avesse tutte le sembianze di una dittatura.
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