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Nadal, Federer e Djokovic: la fine dell’era dei giganti – 19/11/2024 – Sport


Con il ritiro di Rafael Nadal, avvenuto questo martedì (19), due anni dopo quello di Roger Federer, l’era dei giganti del tennis giunge al termine. Fu questo il periodo in cui queste due leggende divennero, insieme al sopravvissuto Novak Djokovic, i tre giocatori più decorati della storia.

Per quasi 20 anni, i tre giganti del tennis hanno condiviso quasi tutti i titoli più importanti. Hanno dominato tutte le statistiche dall’inizio alla fine, a cominciare dalle vittorie Slam: 20 per lo svizzero, 22 per lo spagnolo e 24, per ora, per il serbo. Quarto in classifica, Pete Sampras, ne ha 14.

I tre hanno anche il maggior numero di vittorie al Masters 1000: 40 per Djokovic, 36 per Nadal, 28 per Federer, seguito da Andre Agassi con 17.

Il serbo è in testa per numero di settimane trascorse come numero 1 del mondo (428), davanti allo svizzero (310), mentre Nadal occupa il sesto posto con 209.

Per quanto riguarda il numero totale di titoli, i 109 di Jimmy Connors potrebbero rimanere il record, ma questo trio non è molto indietro, con 103 per Federer, 99 per Djokovic e 92 per Nadal.

Negli ultimi due decenni, che saranno senza dubbio considerati l’epoca d’oro del tennis, si sono verificati un totale di 60 duelli tra Nadal e Djokovic, l’incontro più disputato dell’intera storia del tennis, con 31 a 29 per il serbo. Ci sono stati 50 duelli tra Djokovic e Federer, di cui 27 a 23 per ‘Djoko’. Infine, 40 partite tra Federer e Nadal (24 a 16 per lo spagnolo).

Chi era migliore?

Di questi tre, chi è il migliore? Il dibattito sulla scelta di un “GOAT” (“Greatest of all time”, il migliore di tutti i tempi in inglese) non si è fermato tra gli appassionati di sport.

Ognuno ha i suoi argomenti. I difensori di Nadal sottolineano che è superiore ai suoi rivali nelle finali dello Slam (5-4 contro Djokovic e 6-3 contro Federer, mentre il serbo ha vinto 4-1 contro Federer). Chi sostiene lo svizzero sostiene che sia stato il giocatore che ha contribuito di più a questo sport, grazie al suo stile offensivo.

Ma i critici di Federer sottolineano che, essendo il più anziano (nato nel 1981, Nadal nel 1986 e Djokovic nel 1987), ha iniziato la sua carriera prima dei suoi due grandi rivali ed è riuscito ad ampliare il suo palmares di vittorie contro avversari scomparsi non appena lui si stabilirono nei “Tre Grandi”, come Mark Philippoussis, Lleyton Hewitt, Andy Roddick o Fernando González.

Le critiche allo spagnolo si concentrano sullo squilibrio del suo record, sostenuto dalla sua immensa superiorità sulla terra battuta (14 Roland Garros dei suoi 22 Slam, 26 Masters 1000 su 36 e un totale di 63 titoli sulla terra battuta).

Djokovic si impone come numero 1 per numeri: guida gli scontri diretti, è l’unico ad avere la collezione completa di 9 Masters 1000 (oltre ai 4 Slam, come i suoi rivali) e ha vinto la stagione- chiudendo il Masters in sette occasioni, numero record. Il suo 24esimo Grande Slam, agli US Open 2023, ha messo fine al dibattito se consideriamo i numeri, ma ha avuto ancora tempo per vincere l’oro olimpico a Parigi-2024, l’unica linea mancante.

Nel dibattito bisogna tenere conto anche della lunga storia di infortuni di Nadal, a differenza dei suoi rivali.

Essendo il più giovane, ma non il più precoce, il serbo ha dovuto affrontare la concorrenza degli altri due rivali quando erano al meglio. Quando vinse il suo primo Grande Slam agli Australian Open del 2008, Federer ne aveva già 12 e Nadal tre.

Quando vinse il secondo, sempre in Australia, ma nel 2011, Federer ne aveva già 16, e Nadal 9. Da quella data il dominio del serbo è stato schiacciante: 22 titoli contro i 12 di Nadal e gli ultimi quattro di Federer.

La rivalità tra Federer e Nadal è quella che ha generato più passione, forse perché Djokovic è entrato nella contesa più tardi.

Ma tra i 150 incontri giocati tra questi tre campioni, comprese 23 finali dello Slam, ci sono stati duelli leggendari in entrambe le direzioni: quello di Djokovic-Federer nella finale di Wimbledon 2019, vinta dal serbo in un interminabile quinto set (13-12 dopo due match point persi dagli svizzeri), la finale degli Australian Open 2012, vinta in quasi sei ore da Djokovic contro Nadal e, ovviamente il famoso Federer-Nadal del 2008, vinto dallo spagnolo al calar della notte, per molti la partita più bella della storia.

E per quanto riguarda l’amore che hanno ricevuto dai fan, non si può spiegare con i numeri, ma Djokovic non sarà mai in grado di eguagliare i suoi due rivali, la cui rivalità ha incantato il pubblico oltre il tennis.



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Luca

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