L’ufficiale di polizia arrestato ha agito per la sicurezza di Lula e ha detto che stava aspettando che una “penna” agisse
L’ufficiale di polizia federale arrestato questo martedì mattina (19) per aver fatto parte di un presunto gruppo con militari per effettuare un colpo di stato ha prestato servizio nella squadra di sicurezza del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) durante la transizione governativa tra novembre e dicembre del 2022.
Le indagini della polizia federale indicano che Wladimir Soares ha fornito informazioni riservate sulla struttura di sicurezza di Lula al personale militare vicino all’ex presidente Jair Bolsonaro (PL), e ciò potrebbe sovvenzionare azioni contro la vita dell’allora presidente eletto. C’era un piano per realizzarlo con il deputato Geraldo Alckmin (PSB) e il ministro Alexandre de Moraes, del Tribunale federale (STF).
“L’indagato, approfittando dei doveri inerenti alla sua posizione nel periodo compreso tra il diploma e l’insediamento del governo eletto, ha passato informazioni relative alla struttura di sicurezza del presidente Lula a persone vicine all’allora presidente Jair Bolsonaro, direttamente aderenti al tentativo di colpo di stato”, si legge nel rapporto del PF inviato a Moraes per autorizzare l’operazione di questa mattina.
Secondo l’indagine, Soares ha agito come sicurezza in un hotel di Brasilia dove Lula ha tenuto riunioni politiche durante la transizione, e ha anche affermato in messaggi, il 20 dicembre 2022, di essere pronto ad agire.
“Io e la mia squadra abbiamo tutto l’equipaggiamento pronto per andare a difendere il Palazzo e il Presidente. Basta che la penna si spenga”, ha detto secondo la riproduzione della Polizia Federale nel rapporto, riferendosi rispettivamente al Palácio do Planalto e a Bolsonaro.
Wladimir Soares è stato rimosso dal suo incarico dopo essere stato catturato nel campo allestito di fronte al quartier generale dell’esercito a Brasilia. La Polizia Federale è stata contattata da Gazzetta del Popolo commentare l’arresto dell’agente, ma ha preferito non commentare.
Le indagini indicano che Wladimir faceva parte di un gruppo che discuteva un piano dettagliato chiamato “Pugnale verde e giallo” per giustiziare Lula, Alckmin e Moraes mediante avvelenamento o sostanze chimiche o addirittura – nel caso del magistrato – con armi pesanti.
“Dalle indagini emerge che l’organizzazione criminale ha utilizzato un elevato livello di conoscenze tecnico-militari per pianificare, coordinare ed eseguire azioni illecite nei mesi di novembre e dicembre 2022. Gli indagati sono, per la maggior parte, militari con addestramento nelle Forze Speciali (FE)”, si legge nella nota informativa dell’operazione.
Dai documenti sequestrati emerge che la pianificazione prevedeva l’impiego di risorse militari e umane, con tecniche militari avanzate, oltre alla creazione di un “Ufficio istituzionale per la gestione delle crisi” per gestire i conflitti derivanti dalle azioni.
Il PF ritiene che l’organizzazione abbia operato con uno schema meticoloso, indicando un’elevata preparazione strategica per realizzare le presunte azioni golpiste.