All’unanimità, la Corte Suprema decide di mantenere in carcere Domingos Brazão
La difesa ha chiesto ricorso per la scarcerazione con applicazione di misure cautelari; la richiesta è stata respinta
La STF (Corte Federale Suprema) ha deciso di mantenere l’arresto di Domingos Brazãoaccusato di essere una delle menti dietro l’omicidio del consigliere Marielle Franco e l’autista Anderson Gomes. La decisione è stata presa nel corso di un processo plenario virtuale, in cui la difesa di Brazão ha cercato di annullare l’arresto ordinato dal Il ministro Alexandre de Moraes. Oltre a Moraes, anche i ministri Cristiano Zanin, Cármen Lúcia, Flávio Dino e Luiz Fux hanno votato per il mantenimento del carcere. Di conseguenza, Domingos Brazão continuerà a essere detenuto nel penitenziario federale di Porto Velho, a Rondônia.
Alexandre de Moraes ha giustificato la sua decisione basandosi sulla giurisprudenza della STF e sul sospetto che Brazão avesse tentato di interferire nelle indagini del caso. Vale la pena ricordare che Domingos Brazão non è l’unico imputato arrestato; sono detenuti anche suo fratello, il deputato federale Chiquinho Brazão, e l’ex capo della Polizia Civile di Rio de Janeiro, Rivaldo Barbosa. Le indagini della Polizia Federale indicano che l’omicidio di Marielle Franco è avvenuto a causa dell’opposizione della consigliera agli interessi politici e fondiari del gruppo guidato dai fratelli Brazão nelle zone controllate dalla milizia di Rio de Janeiro.
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Altro elemento chiave dell’indagine è la testimonianza dell’ex agente di polizia Rony Lessa, che ha confessato di aver sparato i colpi che hanno ucciso Marielle Franco e Anderson Gomes. Secondo Lessa, gli ideatori del delitto furono i fratelli Brazão e Rivaldo Barbosa.
*Con informazioni di Aline Beckett
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale