Il viaggio 6×1 “è un’esagerazione” e la discussione sull’argomento è “valida”
L’ex presidente Michel Temer (MDB) ha affermato che la giornata lavorativa 6×1 “è un po’ un’esagerazione” e che la discussione sull’argomento “è valida”. La dichiarazione è stata data ai giornalisti questo lunedì (18).
“Penso che il 6×1, in tutta onestà, sia un po’ un’esagerazione. La discussione è senza dubbio valida, ora non saprei dire dove andrà a finire”, ha detto Temer.
Temer propose addirittura un progetto per ridurre il carico di lavoro settimanale nel 2010, quando era presidente della Camera dei Deputati.
“Se ne è parlato per circa 6 o 7 mesi e alla fine ho proposto anche una via intermedia, ovvero ridurla a 42 ore, anche questa senza risultati”, ricorda Temer.
Il tema ha avuto ripercussioni la scorsa settimana a causa della Proposta di Emendamento alla Costituzione (PEC), presentata da Erika Hilton, leader della federazione PSOL-Rede alla Camera dei Deputati, che propone l’estinzione della giornata lavorativa 6×1.
La PEC propone di sostituire la giornata lavorativa 6×1 – in cui i dipendenti lavorano sei giorni alla settimana, prendendo un giorno libero – con una giornata lavorativa 4×3, con quattro giorni lavorativi e tre giorni liberi.
Non esistono studi sull’impatto della PEC
L’iniziativa arriva sulla scia del movimento Life Beyond Work (VAT), che ha guadagnato forza sui social media da settembre dello scorso anno.
Tutto è iniziato con un post contro il viaggio 6×1 realizzato dall’attivista Rick Azevedo, che lavorava come commesso in un negozio.
L’argomento è diventato virale e da allora il movimento è riuscito a raccogliere 1,5 milioni di firme su una petizione a favore della riduzione dell’orario di lavoro.
Difendendo la proposta, Erika Hilton (PSOL-SP) ha affermato che il PEC si basa solo su scale adottate in altri paesi, ma che non esiste nemmeno uno studio sull’impatto che causerebbe sull’economia brasiliana.
Recensioni
Analisti intervistati da Gazzetta del Popolo dicono che la proposta è populista e potrebbe essere una “trappola” per aziende e dipendenti.
Anche politici e rappresentanti di enti hanno utilizzato i social media per criticare il progetto.
Martedì, il presidente esecutivo dell’Associazione brasiliana dei bar e ristoranti (Abrasel), Paulo Solmucci Júnior, ha definito la proposta una “idea stupida”.
Secondo l’imprenditore, la richiesta di bar e ristoranti aperti sette giorni su sette viene dai clienti e non servirli creerebbe un problema finanziario.