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I delegati del PF criticano il governo Lula per i tagli al bilancio della multinazionale



L’Associazione nazionale dei delegati della polizia federale (ADPF) ha criticato il governo Lula per i tagli al bilancio della società. In una nota pubblica, la categoria sottolinea che la “mancanza di investimenti continui e la mancata ricomposizione della forza lavoro” ha “indebolito” la performance del PF.

“La fine degli straordinari retribuiti ha comportato ulteriori difficoltà per i delegati, influenzando direttamente la disponibilità e la preparazione dei nostri professionisti, sollevando la domanda: chi è interessato a smantellare la PF?”, ha chiesto l’ente.

L’ADPF ha affermato che “lo scenario attuale rende difficile per il PF lottare contro l’avanzata delle organizzazioni e delle fazioni criminali in Brasile e combattere i crimini ambientali, richiedendo il rafforzamento e la garanzia del pieno funzionamento della Polizia giudiziaria sindacale”.

I delegati del PF dicono che il PEC sulla sicurezza di Lula è una “cortina fumogena”

L’associazione ha affermato che il PEC di pubblica sicurezza è stato articolato senza “alcun dialogo” con le forze di sicurezza. Il testo prevede una maggiore azione dell’Unione nella sicurezza dello Stato. L’ente ha classificato l’iniziativa come una “cortina fumogena” che potrebbe dar luogo a “contenziosi inutili”.

“Le misure palliative e le modifiche legislative non in linea con la realtà della sicurezza pubblica non fanno altro che peggiorare la situazione, agendo come una cortina di fumo che destabilizza e nuoce al corretto funzionamento delle istituzioni responsabili della sicurezza nel paese, dando luogo a controversie inutili che sono lontano dagli obiettivi costituzionali”, dice l’ADPF.

Secondo i delegati, “il testo proposto non aumenta assolutamente la capacità di risposta della polizia federale nella lotta alla criminalità e non soddisfa le reali esigenze degli organi di pubblica sicurezza”.

Le critiche sono state raccolte in una lettera pubblica diffusa dopo il 9° Congresso nazionale dei delegati della polizia federale, promosso dall’ADPF. Il documento sarà consegnato al ministro della Giustizia, Ricardo Lewandowski.

Vedi la nota completa dell’ADPF che critica il governo Lula

“L’Associazione nazionale dei delegati della polizia federale (ADPF), riunita in occasione del più grande evento di delegati federali della sua storia, esprime la sua preoccupazione e il suo disappunto per il disprezzo del governo federale nei confronti della polizia federale, data la serie di decisioni politiche che rappresentano l’indebolimento della l’organo.

La FP ha dovuto far fronte a successivi imprevisti nel suo bilancio, comprese le limitazioni imposte dal governo federale nel progetto di bilancio 2025, per importi significativamente inferiori alle necessità dell’agenzia, che influenzeranno ulteriormente il progresso delle operazioni, la modernizzazione delle attrezzature e delle tecnologie e il mantenimento la struttura necessaria allo svolgimento delle proprie attività.

Inoltre, la mancanza di investimenti continui e la mancata ricomposizione dell’organico, attraverso concorsi pubblici, hanno indebolito la capacità di risposta dell’istituzione. La fine degli straordinari retribuiti ha comportato ulteriori difficoltà per i delegati, influenzando direttamente la disponibilità e la preparazione dei nostri professionisti, sollevando la domanda: chi è interessato a smantellare la PF?

Lo scenario attuale rende difficile per il PF contrastare l’avanzata delle organizzazioni e delle fazioni criminali in Brasile e contrastare i crimini ambientali, richiedendo il rafforzamento e la garanzia del pieno funzionamento della Polizia Giudiziaria dell’Unione.

La Proposta di Emendamento alla Costituzione denominata PEC Sicurezza, presentata dal Governo Federale senza alcun dialogo o consultazione preventiva con le forze di sicurezza, desta preoccupazione e mette in allerta l’intera categoria. Il testo proposto non aumenta assolutamente la capacità di risposta della Polizia federale nella lotta alla criminalità e non soddisfa le reali esigenze degli organi di pubblica sicurezza.

Per l’ADPF, le misure palliative e le modifiche legislative non in linea con la realtà della sicurezza pubblica non fanno altro che peggiorare la situazione, agendo come una cortina di fumo che destabilizza e nuoce al corretto funzionamento delle istituzioni responsabili della sicurezza nel paese, dando luogo a inutili controversie lontane dagli obiettivi costituzionali.

Infine, l’ADPF riafferma l’impegno dei delegati federali nella ricerca incessante del miglioramento delle condizioni di lavoro, nella difesa delle prerogative della categoria e nel rafforzamento della Polizia Federale come istituzione essenziale per la tutela dell’ordine e della giustizia in Brasile”.



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Luca

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