Minacce: STF riceve e-mail anonime dopo l’attacco
Il Tribunale federale (STF) ha ricevuto, fino a metà pomeriggio di questo giovedì (14), almeno otto e-mail anonime relative all’uomo che la notte prima aveva fatto esplodere degli ordigni davanti al Tribunale.
Come scoperto dall’ CNNi messaggi esprimono sostegno all’azione promossa da Francisco Wanderley Luiz. Ricevere minacce è diventata una routine alla Corte Suprema. Dall’8 gennaio la media è stata di tre al giorno, per un totale di circa mille, fino ad oggi.
Gli attacchi arrivano via e-mail, solitamente con risorse tecnologiche che cercano di garantire l’anonimato. Le minacce arrivano anche attraverso i canali del difensore civico e perfino per corrispondenza.
Tutti i messaggi che riceve la STF vengono inoltrati alla Polizia Federale (PF) attraverso rapporti redatti dal team di sicurezza della Corte.
A titolo precauzionale, il gruppo monitora circa cinquemila persone sui social media che potrebbero rappresentare un rischio per il tribunale.
Un altro meccanismo utilizzato per la protezione è un sistema di riconoscimento facciale per chi si avvicina alla STF. Il set di telecamere viene alimentato, ad esempio, con un database di foto di persone con un mandato d’arresto pendente.
Il caso di Francisco Wanderley Luiz, tuttavia, è passato inosservato alla Corte Suprema e ad altre agenzie di intelligence.
Mercoledì notte (13), l’uomo conosciuto come “Tiu França” ha fatto esplodere degli ordigni in un’auto nel parcheggio dell’edificio Allegato IV della Camera dei Deputati e poi davanti alla STF, dove si è fatto esplodere ed è morto.
Candidato consigliere comunale per il PL nel comune di Rio do Sul (SC), nel 2020, aveva avvertito sui suoi profili social che avrebbe commesso un attentato.
Su internet aveva pubblicato screenshot di messaggi confusi che minacciavano i politici e citavano presunte nuove esplosioni. Francisco ha anche diffuso messaggi in cui si menzionava la data di mercoledì e si parlava di “rivoluzione”. “Fai attenzione quando apri cassetti, armadi, scaffali, depositi di materiali, ecc. Inizia alle 17:48 del 13/11/2024”, ha scritto.
La Polizia Federale (PF) ha aperto un’indagine per indagare sul caso. L’inchiesta è alla STF ed è stata trasmessa al ministro Alexandre de Moraes. L’indagine si basa in questa fase iniziale sulle ipotesi penali di un attacco contro lo Stato di diritto e di un atto terroristico.
L’edificio principale della STF è stato ispezionato e spazzato questo giovedì mattina (14) da agenti della Polizia Federale e del Battaglione Operazioni Speciali (BOPE) della Polizia Militare. La Corte è circondata da recinzioni fin dall’alba.
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