La perizia conferma che le munizioni dell’attacco all’informatore del PCC all’aeroporto provenivano da armi sequestrate dal Primo Ministro
Tre fucili, tra cui un AK-47 e una pistola da 9 mm, sono stati scoperti negli zaini a terra a circa 7 km dall’aeroporto di Guarulhos il giorno dopo la sparatoria.
Un esame effettuato dall’Istituto di Criminalistica ha confermato che le munizioni utilizzate nel attacco che provocò la morte di due uomini l’8 novembre all’aeroporto internazionale di San Paolo, a Guarulhos, sono stati colpiti dalle stesse armi trovate dalla Polizia Militare il giorno dopo l’incidente. Tre fucili, tra cui un AK-47 e una pistola da 9 mm, sono stati scoperti in zaini a terra a circa 7 km dall’aeroporto, a seguito di una segnalazione anonima.
L’obiettivo principale dell’attacco era Antonio Vinicius Lopes Gritzbach38 anni, uomo d’affari che aveva firmato un patteggiamento contro membri della fazione criminale Primeiro Comando da Capital – PCC. Anche l’autista dell’app Celso Araújo Sampaio de Novais, di 41 anni, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante l’attacco.
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Le armi sono state abbandonate in una zona che coincide con il luogo in cui era stata abbandonata la Volkswagen Gol nera, collegata all’attentato. IL Indagini della Polizia Civile ha portato alla raccolta di 21 munizioni calibro 7,62 mm e quattro bossoli calibro 5,56 mm. Le armi in questione hanno la capacità di colpire bersagli a lunga distanza e di perforare semplici armature.
Gritzbach è stato colpito a breve distanza, mentre il conducente è rimasto vittima di un proiettile vagante. Dopo l’attacco è stata istituita una task force che sta analizzando le immagini delle telecamere di sicurezza, oltre a tracciare il percorso dell’auto utilizzata dai criminali, che costituisce una delle linee di indagine.
*Rapporto prodotto con l’aiuto dell’intelligenza artificiale
Pubblicato da Victor Trovao