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Nel calcio moderno bisogna correre e pensare – 05/11/2024 – Tostão


Ho imparato cos’è il Corinthians x Palmeiras. Anche dopo essere stato eliminato dalla Coppa del Brasile e dalla Coppa Sudamericana e addirittura vicino alla zona retrocessione, il Corinthians ha festeggiato la vittoria per 2-0 sul Palmeiras nel Brasileirão come se fosse campione. La squadra è stata precisa, con grandi prestazioni di Garro, Yuri e del portiere Hugo. Il Palmeiras ha commesso errori individuali in entrambi i gol e la situazione è peggiorata con i tanti cambi apportati nel secondo tempo da Abel Ferreira. Questo accade spesso nel calcio. Gli allenatori, nella loro smania di reagire, fanno sostituzioni esagerate e perdono l’occasione di dare una svolta alla partita.

Durante il fine settimana ho visto diverse partite in Europa e Brasile, ed è diventato sempre più evidente che le squadre europee sono più intense, compatte, segnano di più e meglio con la pressione e lasciano meno spazi tra i settori. In due gol del Flamengo contro l’Atlético-MG, il giocatore della squadra di Rio ha portato la palla da lontano fino a raggiungere l’area, mentre i difensori dell’Atlético-MG, invece di avanzare per contrastare, sono rimasti incollati all’area di rigore.

Gabigol ancora una volta ha fatto quello che sa fare meglio, chiudendo con precisione. L’anno scorso, il giocatore ha sbagliato tutto nella sua carriera e ha dato a Tite motivo di non contare più su di lui. Il giovane allenatore Filipe Luís, compagno di Gabigol da diversi anni, ha convinto il giocatore a dedicarsi nuovamente a brillare, soprattutto perché il Flamengo è senza Pedro e non c’è altra buona opzione.

Gerson ha dimostrato ancora una volta di essere ancora più bravo a giocare più in profondità, vicino al centrocampista, come ha fatto contro il Perù, piuttosto che come trequartista o sulla fascia, come al solito. Penso solo che in Nazionale lui, Raphinha e il centrocampista dovrebbero lavorare più insieme. C’è uno spazio enorme a centrocampo.

Ripeto, per molto tempo gli allenatori brasiliani hanno spostato sulle fasce giovani e abili dribblatori che giocavano a centrocampo, uno dei motivi per cui la squadra aveva diversi ottimi esterni destri (Estêvão, Luiz Henrique, Savinho, Raphinha). L’allenatore del Barcellona ha fatto il contrario: ha schierato Raphinha al centro o sulla sinistra, da lì poi si sposta al centro per concludere. È il momento più bello della carriera di Raphinha. Dorival Júnior ha mantenuto il giocatore al centro e ha detto che la stessa cosa potrebbe succedere anche con l’Estêvão. Al San Paolo, Alisson è migliorato molto spostandosi dall’ala al centro, sotto la guida di Dorival.

Raphinha mi ricorda Rivaldo, per le sue caratteristiche fisiche e tecniche e per i suoi tiri forti e precisi da fuori area. Al Barcellona, ​​l’allenatore olandese Louis van Gaal ha voluto che Rivaldo giocasse a sinistra, aperto, per sfruttare i suoi eccezionali cross curvi con la palla che lascia il portiere, come fa il tedesco Hansi Flick con Raphinha. Rivaldo però voleva essere molto di più. Contrariamente all’allenatore, si è spostato al centro e ha segnato tanti gol con i suoi petardi da fuori area. È diventato il miglior giocatore dell’anno al mondo.

In passato c’era un famoso luogo comune: “È la palla che corre, non il giocatore”. All’epoca, un noto attaccante, Mirandinha, che era molto veloce, diceva che non si poteva correre e pensare allo stesso tempo. Nel calcio moderno, intenso, con molto movimento, devi correre e pensare, senza inciampare nelle gambe o nella palla.


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Luca

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Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.