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Il Comune di Madrid presenta il suo progetto di vietare gli appartamenti turistici sparsi nel centro | Notizie di Madrid



Non ci saranno più appartamenti turistici negli edifici residenziali del centro storico di Madrid. È la promessa del Consiglio comunale, che annuncerà giovedì 14 novembre il Piano straordinario per la tutela dell’ambiente residenziale. La misura principale è quella di concentrare gli alloggi ad uso turistico, i cosiddetti VUT, in edifici adibiti esclusivamente a tale uso. Vieterà anche gli affitti temporanei ai piani terra con accesso diretto, cioè in quegli immobili che un tempo erano un parrucchiere o un panificio e ora sono un’abitazione.

L’amministrazione comunale assicura che con queste misure intende recuperare i residenti nel centro della capitale, dove il prezzo di vendita al metro quadrato è ai massimi storici, a 6.397 euro. Con lo stesso obiettivo propone anche di autorizzare il cambio di destinazione d’uso da privata a residenziale di quell’area per realizzare alloggi protetti. Cioè, si possono creare alloggi pubblici in affitto a prezzi accessibili in conventi, centri sportivi o centri culturali. Il Consiglio Comunale non ha finora fornito ulteriori dettagli su come porterà avanti questa operazione.

Il sindaco di Madrid, José Luis Martínez-Almeida, aveva già avvertito durante la sessione plenaria di due settimane fa che giovedì avrebbe annunciato il cosiddetto Piano Speciale di Protezione dell’Ambiente Residenziale. Allora assicurò che l’intenzione del Consiglio era quella di “regolamentare definitivamente gli alloggi ad uso turistico”. La portavoce del Más Madrid, Rita Maestre, ha criticato ieri il fatto che forzare la concentrazione di VUT negli stessi edifici “incoraggerà” i fondi di investimento, le banche e i grandi proprietari immobiliari a speculare ed “espellere” gli inquilini dalle loro case per convertire quegli isolati in strutture turistiche. appartamenti. Inoltre, ha sottolineato che il nuovo piano non prevede alcuna misura per chiudere i 27.000 appartamenti abusivi che operano nella città. Una cifra che non coincide con quella fornita dal Consiglio Comunale, che stima che siano 14.000 le abitazioni di questo tipo che operano senza licenza.

A maggio, il dirigente di Almeida ha reso pubblica una mappa e un elenco con l’ubicazione delle VUT che operano con licenza per “offrire maggiori garanzie e sicurezza agli utenti”. All’epoca si contavano 1.008 affitti legali, il che significa che solo il 7,47% dei 13.502 appartamenti per vacanze stimati dal Comune in città operavano con una licenza, sebbene la piattaforma All’interno di Airbnb Il numero è salito a oltre 24.000. Il Consiglio Comunale ha poi anche rafforzato il personale degli ispettori e inasprito le sanzioni per chi opera senza licenza. Le nuove sanzioni ammontano a 30.001 euro se è la prima volta che accade; un secondo importo cumulato di 60.001 euro se l’attività irregolare continua, e un terzo di 100.001 euro se persiste.



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Luca

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