I consensi di Lula scendono al 35,5% e l’economia è vista come “regolare”
Il gradimento nei confronti del governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT) è sceso al livello più basso dall’inizio di questo terzo mandato e ha raggiunto il 35,5%, secondo un nuovo sondaggio MDA/CNT pubblicato martedì (12). Secondo l’indagine, la percentuale dei brasiliani che giudica ottima o buona la gestione del PT è crollata rispetto al 42,7% registrato all’inizio dell’anno.
L’indagine indica che anche l’indice di gradimento personale di Lula è in calo. Attualmente il 49,7% degli intervistati approva l’operato del presidente, contro il 45,7% che lo disapprova. A gennaio l’indice di gradimento personale era del 54,7%.
La MDA ha intervistato personalmente 2.002 persone tra il 7 e il 10 novembre. Il margine di errore di 2,2 punti percentuali e un livello di confidenza del 95%.
Dai dati dell’indagine emerge che la quota della popolazione che ritiene il governo eccellente è scesa al 12,2%, mentre quella che lo ritiene buono è il 23,3%. Coloro che classificano la gestione come regolare rappresentano il 32,1%, mentre il 9,4% la considera pessima e il 21,4% la valuta pessima.
Al calo dei consensi si accompagna un leggero aumento della disapprovazione personale, che riflette l’insoddisfazione di una parte della popolazione.
“La ricerca mostra che il governo del presidente Lula sta affrontando una fluttuazione negativa della sua popolarità, suggerendo la necessità di aggiustamenti nella condotta delle politiche governative, soprattutto dopo i risultati delle elezioni municipali. È essenziale dare priorità alle azioni economiche volte a controllare l’inflazione e riducendo i tassi di interesse”, ha affermato Marcelo Souza, direttore della MDA.
Il rapporto evidenzia inoltre che, nonostante le critiche rivolte al governo, le aspettative per i prossimi sei mesi in settori quali occupazione, reddito, sanità, istruzione e sicurezza mostrano un leggero miglioramento rispetto all’indagine condotta ad aprile.
In termini economici, la maggioranza degli intervistati classifica la situazione del Paese come “regolare”, molti segnalando difficoltà nel sostenere le spese di base. C’è tuttavia un moderato ottimismo per quanto riguarda il 2025, con aspettative più positive rispetto al 2024.
“L’economia in Brasile nel 2024 è vista su base regolare. La maggioranza degli intervistati dichiara di essere riuscita a sostenere le spese di base, ma con difficoltà. Tuttavia, le aspettative per il 2025 sono più positive che negative rispetto al 2024”, afferma il rapporto di ricerca.
Nello scenario elettorale per il 2026, il sondaggio rivela un legame tecnico tra Lula e l’ex presidente Jair Bolsonaro (PL), con rispettivamente il 35% e il 32% delle intenzioni di voto, se entrambi decidessero di ricandidarsi. Bolsonaro non è ancora ammissibile davanti ai tribunali.
L’indagine ha fornito anche informazioni sulla Bolsa Família, di cui circa il 25% delle famiglie brasiliane riceve il beneficio. Tra questi, il 69% ha almeno un membro con un lavoro retribuito informale e il 32% ha un lavoro formale.
Alla domanda sulla preferenza tra il programma sociale e un lavoro stabile, il 65% degli intervistati opterebbe per un lavoro a tempo indeterminato, mentre il 10% preferirebbe solo Bolsa Família e il 24% vorrebbe combinarli entrambi.
“In generale, la percezione pubblica è che la Bolsa Família possa scoraggiare la ricerca di lavoro, anche se molti ne riconoscono l’importanza come sostegno temporaneo e necessario per le famiglie a basso reddito”, ha aggiunto l’istituto.