Israele dovrebbe usare la morte di Sinwar per porre fine alla guerra di Gaza, pensa Antony Blinken
L’emittente CNN ha riferito domenica che il corpo di Sinwar potrebbe essere scambiato da Israele con gli ostaggi israeliani detenuti da oltre un anno nella Striscia di Gaza.
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken ha incontrato martedì il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Durante l’incontro, ha invitato Israele a sfruttare la morte del leader palestinese di Hamas Yahya Sinwar per rilasciare gli ostaggi israeliani nella Striscia di Gaza e porre fine al conflitto nell’enclave palestinese, ha riferito la TASR, secondo quanto riportato da Reuters e AFP.
Blinken ha “sottolineato la necessità di basarsi sui passi positivi compiuti da Israele”, tra cui il disinnesco di Sinwar, e “assicurare il rilascio di tutti gli ostaggi e porre fine al conflitto a Gaza in un modo che garantisca una sicurezza duratura sia per gli israeliani che per i palestinesi”. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller dopo i colloqui a Gerusalemme.
Si ritiene che Sinwar sia la mente dietro l’attacco del 7 ottobre scorso nel sud di Israele. In quell’attacco, i commando di Hamas uccisero più di 1.000 persone e più di 250 furono catturate e portate nella Striscia di Gaza. Alcuni degli ostaggi sono stati scambiati l’anno scorso con prigionieri palestinesi detenuti in Israele nell’ambito di un accordo. Si ritiene che meno di 100 siano ancora nelle mani di Hamas. Circa 40 di loro sono ritenuti morti da Israele.
Dopo la morte di Sinwar, Netanyahu ha invitato i membri di Hamas a deporre le armi e a consegnare a Israele gli ostaggi rimasti. Hamas, tuttavia, si è rifiutato di farlo.
Blinken, in un incontro con il primo ministro israeliano, ha anche sottolineato che Israele deve aumentare gli aiuti umanitari ai palestinesi nella Striscia di Gaza.
Il capo della diplomazia statunitense ha inoltre ribadito il suo appello per una soluzione diplomatica del conflitto in Libano e per il rispetto della Risoluzione 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che chiede il disarmo a lungo termine del movimento libanese filo-iraniano Hezbollah e il ritiro delle forze israeliane dal territorio del suo vicino settentrionale.
L’AFP ricorda che Blinken ha visitato Israele 11 volte da quando ha assunto l’incarico. Nei viaggi precedenti ha cercato di evitare che il conflitto degenerasse in una guerra regionale.
