La Russia ha evacuato 30mila persone dalle zone di confine con l’Ucraina
Gli evacuati sono stati sistemati in centri di accoglienza temporanea in tutta la Russia.
Almeno 30.415 persone, tra cui quasi 8.000 bambini, sono state evacuate dalle autorità russe dalle aree confinanti con l’Ucraina. Secondo quanto dichiarato lunedì dal Commissario russo per i diritti umani Tatyana Moskalkova, ciò è dovuto agli attacchi e ai bombardamenti ucraini. La TASR ne dà notizia sulla base di un rapporto della Reuters.
In un’intervista al portale di notizie “Argumenty i Fakty”, il commissario ha dichiarato che gli sfollati sono stati collocati in quasi 1.000 centri di accoglienza temporanea in tutta la Russia.
L’Ucraina ha affrontato l’aggressione russa dal febbraio 2022 e ha risposto agli attacchi di Mosca bombardando le zone di confine. Questi attacchi sono principalmente rivolti alle infrastrutture chiave dello sforzo bellico russo. Le forze ucraine hanno anche lanciato una controffensiva in agosto nella regione di Kursk, dove da allora hanno mantenuto la maggior parte delle loro posizioni.
Moskalkova ha dichiarato di aver ricevuto diverse segnalazioni di oltre 1.000 cittadini russi dispersi della regione di Kursk che si ritiene siano stati catturati dall’Ucraina.
Reuters sottolinea che non è stata in grado di verificare le dichiarazioni del commissario e che Kiev non ha ancora commentato la questione.
Sia la Russia che l’Ucraina negano di aver preso di mira o imprigionato civili nell’ambito della guerra. Ma migliaia di civili, soprattutto ucraini, sono già morti durante l’invasione russa dell’Ucraina.
Il Commissario ha inoltre dichiarato di aver visitato oltre 2.000 prigionieri di guerra ucraini in Russia e che la sua controparte ucraina ha effettuato visite simili ai prigionieri di guerra russi in Ucraina.