Lo scienziato francese Laurent Vinatier condannato a tre anni di colonia penale
Vinatier è stato accusato di aver raccolto informazioni militari sensibili.
Lo scienziato francese Laurent Vinatier è stato condannato lunedì a tre anni in una colonia penale in Russia per aver violato la legge del Paese sui cosiddetti agenti stranieri. Lo riferisce TASR in base a quanto riportato da Reuters e AFP.
L’accusa aveva chiesto una condanna a “tre anni e tre mesi di colonia penale” per il 48enne Vinatier, mentre la difesa aveva chiesto una multa.
Nella sua arringa finale, Vinatier ha dichiarato in russo di essersi innamorato della Russia 20 anni fa, di aver sposato una donna russa e di avere molti amici in quel Paese. Si è inoltre scusato per aver violato la legge in questione e ha recitato un verso del poeta russo Alexander Pushkin.
Uno dei suoi avvocati, Pavel Mamonov, ha dichiarato ai giornalisti dopo la pronuncia del verdetto che la difesa ritiene la sentenza troppo severa e che ricorrerà sicuramente in appello.
Vinatier ha ammesso le accuse e si è scusato
Vinatier, che lavora per l’ONG svizzera Centre for Humanitarian Dialogue, è stato arrestato dal Servizio di sicurezza federale russo (FSB) all’inizio di giugno. È stato quindi accusato di aver raccolto informazioni militari sensibili senza essersi registrato come agente straniero, per cui rischia una condanna a cinque anni di carcere.
Tuttavia, lo scienziato francese si è dichiarato colpevole delle accuse nel corso di un’udienza tenutasi a settembre, per cui ha dovuto affrontare un processo accelerato senza un esame dettagliato delle prove, ma ha anche rischiato una pena più lieve.
La Francia afferma che Vinatier è stato “detenuto arbitrariamente” in Russia e ha chiesto il suo immediato rilascio. Nel frattempo, il Presidente francese Emmanuel Macron ha negato che il ricercatore lavorasse per lo Stato francese e ha descritto la sua detenzione come parte della campagna di disinformazione di Mosca.