Un uomo ha tentato di darsi fuoco durante una manifestazione a sostegno dei palestinesi negli Stati Uniti
I manifestanti hanno chiesto di fermare le spedizioni di armi a Israele.
Un uomo ha tentato di darsi fuoco durante una manifestazione a sostegno dei palestinesi a Washington. Si è dato fuoco alla mano sinistra, ma gli astanti e la polizia sono intervenuti in tempo per spegnere le fiamme. TASR cita AFP.
“Sono un giornalista e… ho diffuso disinformazione”, ha urlato tra un grido di dolore e l’altro mentre le fiamme sul braccio venivano spente. La polizia ha dichiarato che l’uomo è in cura e non è in pericolo di vita.
A Washington, più di mille persone hanno protestato davanti alla Casa Bianca. Hanno chiesto che gli Stati Uniti, in quanto principali fornitori di armi a Israele, si fermino.
I manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi e libanesi, tra le altre, e molti hanno tenuto cartelli e scandito slogan in solidarietà con le persone colpite dal conflitto in Medio Oriente.
In tutto il mondo si sono tenute manifestazioni in vista del primo anniversario dell’inizio della guerra tra Israele e il movimento palestinese di Hamas. In particolare, i manifestanti chiedono la fine dei combattimenti nella Striscia di Gaza e in Libano.
Anche i leader mondiali, tra cui il capo delle Nazioni Unite António Guterres e il presidente francese Emmanuel Macron, chiedono la fine della violenza.
Lunedì ricorre un anno da quando un rapido attacco di Hamas e di altri gruppi militanti ha ucciso più di 1.200 persone, per lo più civili, e i militanti hanno preso più di 240 ostaggi in Israele. In risposta agli attacchi di Hamas, il gabinetto di sicurezza israeliano dichiarò la legge marziale il giorno successivo, e il conflitto continua un anno dopo.
L’offensiva di rappresaglia dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza ha già causato la morte di circa 42.000 persone, per lo più civili. Questo secondo i dati del Ministero della Sanità dell’enclave palestinese governata da Hamas. L’ONU considera questo bilancio affidabile.
