Tutte le notizie

I cittadini tunisini protestano contro le misure repressive in vista delle elezioni presidenziali

Sono stati arrestati diversi critici dell’attuale presidente, tra cui uno dei candidati alle presidenziali.

Venerdì centinaia di tunisini sono scesi in piazza nella capitale Tunisi per denunciare la crescente repressione mentre il Paese si prepara alle elezioni presidenziali, in cui l’attuale presidente Kayy Saeed è il favorito. Lo riferisce la TASR secondo l’agenzia di stampa AFP.

Dalla presa di potere di Saeed, sono stati arrestati diversi suoi critici, tra cui uno dei candidati al voto di domenica per il capo dello Stato. “Kay Saeed ha calpestato la libertà. Boicotterò queste elezioni perché violano la legge e non sono legittime”, ha dichiarato un partecipante alla protesta di venerdì.

I manifestanti hanno chiesto la fine del governo di Saeed, definendolo “faraone manipolatore della legge” sui loro striscioni.

“A due giorni dalle elezioni, la strada continua a condannare attivamente gli attacchi alla libertà e ai diritti umani. Siamo venuti a condannare la violazione delle libertà, della democrazia, delle conquiste della rivoluzione, in particolare della libertà di espressione e di riunione”, ha dichiarato il capo della Lega tunisina per i diritti umani (LTDH), Bassim Truffi.

La Tunisia è il luogo di nascita delle cosiddette rivolte della Primavera araba, iniziate nel Paese nordafricano con la cacciata nel 2011 del dittatore di lunga data Zine El Abidine bin Ali.

Dopo una schiacciante vittoria elettorale nel 2019, Saeed (66 anni) ha preso il potere nel 2021, sciogliendo il Parlamento e riscrivendo la Costituzione. Ne è seguito un giro di vite sul dissenso, con l’incarcerazione di numerosi suoi critici in tutto lo spettro politico.

La Human Rights Watch (HRW), con sede a New York, ha recentemente riferito che “più di 170 persone sono attualmente detenute in Tunisia per motivi politici o per aver esercitato i loro diritti fondamentali”.

Alle elezioni presidenziali di domenica, Saeed dovrà affrontare l’ex legislatore Zuhair Maghzavi, che sostiene la presa di potere del presidente, e l’uomo d’affari Ayyash Zammil, in carcere da quando la commissione elettorale ha approvato la sua candidatura a settembre.

Zammil rischia attualmente più di 14 anni di carcere; è accusato, tra l’altro, di aver falsificato le firme sui fogli delle petizioni a sostegno della sua candidatura. La Commissione non ha permesso a 14 candidati di partecipare alle elezioni, adducendo come motivazione la mancanza di sostegno o di aspetti tecnici.

Leave a Response

Luca

Luca

Luca
Salve, mi chiamo Luca e sono l'autore di questo sito con utili consigli di cucina. Sono sempre stato affascinato dalla cucina e dagli esperimenti culinari. Grazie a molti anni di pratica e all'apprendimento di diverse tecniche culinarie, ho acquisito molta esperienza nel cucinare diversi piatti.