Studio: quest’anno paghetta più generosa per i bambini
Secondo il sondaggio, poco più della metà (56%) dei genitori ha dichiarato di separare la paghetta che dà al figlio dal denaro speso per i pasti scolastici.
Una recente indagine ha inoltre rilevato che quasi un terzo (32%) dei genitori in Lituania spende tra i 21 e i 40 euro al mese per ogni figlio.
L’anno scorso, una percentuale minore di intervistati – un quarto – spendeva questa cifra. Rispetto all’anno scorso, la percentuale di genitori che spendono fino a 20 euro al mese per il cibo e altre necessità del proprio figlio è leggermente diminuita, mentre la percentuale di coloro che spendono dai 41 agli 80 euro è rimasta invariata.
Sigita Strockytė-Varnė, esperta di finanza personale presso la SEB Bank, osserva che la maggior parte dei genitori inizia a dare la paghetta ai figli non appena questi iniziano ad andare a scuola. L’esperta ritiene che un bambino di 7 anni sia pronto ad avere la sua prima carta e a pagare con essa.
Secondo l’indagine, più della metà (54%) dei genitori attualmente trasferisce la paghetta su un conto bancario o su una carta. Il 72% è disposto a dare contanti per le spese dei bambini.
Secondo l’esperto, l’importo della paghetta dovrebbe aumentare man mano che il bambino cresce, consentendogli di prendere più decisioni finanziarie.
“Si raccomanda di fissare l’importo della paghetta secondo la seguente regola: un anno di vita del bambino può equivalere a un importo compreso tra 0,5 e 1 euro a settimana.
Quindi, se un bambino ha sette anni, la sua paghetta potrebbe essere compresa tra 3,5 e 7 euro a settimana, mentre per un quindicenne potrebbe essere compresa tra 7,5 e 15 euro a settimana”, condivide la signora Strockytė-Varnė.
Secondo Strockytė-Varnė, una volta deciso di dare la paghetta al bambino, è bene discutere e concordare lo scopo specifico per cui il denaro può essere speso. L’autrice raccomanda che le regole includano innanzitutto restrizioni su ciò che non può essere acquistato perché non è in linea con i valori della famiglia o potrebbe danneggiare il bambino.
Nel luglio di quest’anno, la società di ricerca Norstat ha condotto un sondaggio in Lituania per conto della SEB Bank. Hanno partecipato 500 genitori di età compresa tra i 25 e i 60 anni.
