Gli americani starebbero alimentando una corsa agli armamenti, ha denunciato Vladimir Putin
La Russia deve essere preparata a qualsiasi sviluppo della situazione, ha dichiarato il presidente russo.
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato martedì gli Stati Uniti di fomentare una corsa agli armamenti e di cercare di minare l’architettura di sicurezza della regione Asia-Pacifico. Il capo del Cremlino ha fatto queste osservazioni durante un discorso all’apertura delle più grandi manovre navali della Russia dai tempi dell’Unione Sovietica. La TASR ne dà notizia secondo le agenzie di stampa Reuters e TASS.
“Con le sue azioni aggressive, gli Stati Uniti stanno cercando di raggiungere una superiorità percepibile e quindi di rompere la complessa architettura di sicurezza e l’equilibrio di potere nella regione Asia-Pacifico. Di fatto, gli Stati Uniti stanno istigando una corsa agli armamenti”, ha dichiarato Putin. Ha inoltre accusato gli Stati Uniti e i loro alleati di prepararsi a dispiegare missili a corto e medio raggio in quella parte del mondo.
Superiorità militare e politica
Gli Stati Uniti, secondo il capo del Cremlino, stanno anche cercando di rafforzare la loro presenza militare lungo i confini della Russia. “Con il pretesto di combattere la presunta minaccia russa e di sopprimere la Cina, gli Stati Uniti e i loro satelliti stanno rafforzando la loro presenza militare vicino ai confini occidentali della Russia, nell’Artico e nella regione dell’Asia-Pacifico”, ha dichiarato. Ha aggiunto che gli Stati Uniti cercano di mantenere il loro dominio militare e politico nel mondo a tutti i costi.
Nel corso del suo discorso, Putin ha descritto le manovre strategiche russe, denominate Ocean-2024, che sono iniziate martedì, come le più estese esercitazioni di questo tipo degli ultimi 30 anni. Ha detto che sono finalizzate a testare la “prontezza al combattimento”. “La Russia deve essere pronta a qualsiasi sviluppo della situazione”, ha dichiarato Putin secondo l’AFP.
Le esercitazioni navali Ocean-2024 si svolgeranno nell’Oceano Pacifico e Artico, nel Mediterraneo, nel Mar Baltico e nel Mar Caspio. Dureranno fino al 16 settembre e coinvolgeranno più di 400 navi da guerra, sottomarini e navi di supporto, 120 aerei ed elicotteri e 90.000 militari.
Il comandante navale russo Alexander Moiseyev ha dichiarato che alle esercitazioni parteciperanno anche quattro navi e 15 aerei cinesi. Secondo l’agenzia di stampa cinese Xinhua, Pechino vuole così “approfondire il livello di coordinamento strategico tra le forze armate cinesi e russe e rafforzare la loro capacità di rispondere congiuntamente alle minacce alla sicurezza”.
