Andrew Tate resta agli arresti domiciliari, il tribunale rumeno respinge l’appello dell’accusa
I fratelli Tate sono anche in attesa di giudizio in Romania per un altro presunto caso di traffico di esseri umani.
Giovedì un tribunale di Bucarest ha respinto l’appello dei pubblici ministeri che chiedevano la custodia del controverso influencer di Internet Andrew Tate, che alla fine rimane agli arresti domiciliari, come riporta TASR, citando un rapporto dell’AP.
La Corte d’Appello di Bucarest ha anche stabilito che il fratello di Tate, Tristan, rimarrà sotto sorveglianza giudiziaria, che generalmente include la limitazione delle comunicazioni con alcune persone e la regolare denuncia alla polizia.
Una portavoce dei fratelli Tate, Mateea Petrescu, ha dichiarato che il giudice ha eliminato alcune restrizioni sulla comunicazione dei fratelli con le presunte vittime. “Sono liberi di incontrare e comunicare con queste presunte vittime, poiché hanno rapporti stretti e discendenze comuni”, ha dichiarato, aggiungendo che respingono con forza tutte le accuse contro di loro.
In seguito alla decisione del tribunale, Andrew Tate ha scritto sulla rete X che l’accusa ha fatto un “disperato tentativo di imprigionarci senza prove”.
Alcune settimane fa, l’Ufficio rumeno per la lotta al crimine organizzato (DIICOT) ha fatto irruzione in quattro case, tra cui quella dei Tate a Bucarest. I fratelli sono stati arrestati per un breve periodo e l’ufficio del procuratore ha cercato senza successo di farli trattenere per 30 giorni. All’epoca avevano fatto ricorso contro la decisione del tribunale.
Il DIICOT sta indagando sulle accuse di traffico di esseri umani in questo caso, tra cui la tratta di minori, i rapporti sessuali con un minore, la formazione di un gruppo criminale organizzato, il riciclaggio di denaro e la manomissione di testimoni.
Andrew Tate è spesso bersaglio di critiche per la diffusione di opinioni misogine. Ha dieci milioni di follower sulla rete X.
