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L’Ufficio del Presidente ha reagito alle dichiarazioni di Živilė Pinskuvienė sull’educazione inclusiva: è una scelta di valore dello Stato

Secondo lei, è compito di ogni comune creare le condizioni giuste per l’attuazione dell’inclusione e la decisione sull’educazione dei bambini dovrebbe essere lasciata ai genitori.

“L’educazione inclusiva nell’istruzione deve essere attuata in modo mirato e non retrospettivo, in quanto ciò ridurrà l’esclusione sociale e creerà pari opportunità per ogni bambino”.

Questa è la scelta di valore del nostro Stato: muovendoci in questa direzione riduciamo l’esclusione sociale, diventiamo una società civile più aperta alla diversità, più democratica e matura”, ha dichiarato Karpavičienė in un commento a Elta.

Ogni bambino dovrebbe avere pieno accesso all’istruzione, sviluppare le proprie capacità e abilità, ricevere il sostegno necessario, avere successo nell’apprendimento, nelle attività sociali, culturali e di altro tipo, e non essere discriminato sulla base della diversità dei suoi bisogni educativi”.

È compito dello Stato e dei Comuni creare le condizioni giuste per l’inclusione. Investendo in ogni bambino, costruiamo una comunità locale e uno Stato più avanzati, una prosperità sociale ed economica”, ha sottolineato.

Secondo l’autrice, i comuni hanno il dovere di dare il diritto di decidere ai genitori di bambini con bisogni speciali.

“Una sorta di inclusione mobile, in cui i bambini con bisogni educativi speciali potrebbero essere educati separatamente per una parte del tempo e insieme all’intera classe per una parte del tempo, non è di per sé negativa.

Ma la cosa più importante è che i bambini e i genitori abbiano la libertà di scegliere come garantire il miglior interesse del bambino, non il miglior interesse dell’amministrazione scolastica, del sindaco o della sindaca.

Questa opportunità deve essere disponibile sempre e in tutti i comuni. Bisogna sforzarsi di unire la società, di cambiare i residui di atteggiamenti negativi, non di creare divisione nella comunità”, ha dichiarato la signora Karpavičienė.

ELTA ricorda che da settembre di quest’anno le scuole dovranno essere pronte ad accogliere bambini con esigenze educative speciali su richiesta dei genitori.

Già oggi, il 90% dei bambini lituani con esigenze educative speciali è iscritto alle scuole ordinarie insieme ai loro coetanei.

Secondo i dati del Ministero, circa il 75% dei bambini in età scolare con esigenze educative speciali ha esigenze basse o medie (circa 35.400) e circa il 25% (più di 12.600) ha esigenze educative speciali gravi e molto gravi.

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Luca

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