La Cina esorta l’UE a mantenere “obiettività ed equità” nella disputa sul Mar Cinese Meridionale
L’Unione Europea ha condannato le azioni delle navi cinesi contro le attività marittime delle Filippine.
La Cina esorta l’Unione Europea (UE) a mantenere “obiettività ed equità” nelle questioni riguardanti il Mar Cinese Meridionale e a soppesare attentamente azioni e parole. Lo ha fatto in risposta alla dichiarazione dell’UE sull’incidente avvenuto nel fine settimana. Il rapporto della TASR si basa su un rapporto della Reuters.
In una dichiarazione di domenica, il Servizio europeo per l’azione esterna (Seae) ha condannato le pericolose azioni intraprese dalle navi della Guardia costiera contro le legittime imprese marittime filippine. Le recenti schermaglie tra le autorità cinesi e filippine, ha dichiarato, “minacciano la sicurezza della vita in mare e violano il diritto alla libera navigazione e al sorvolo garantito a tutte le nazioni dal diritto internazionale”.
La Cina esprime insoddisfazione per le accuse dell’UE
La Cina ha risposto alla dichiarazione esprimendo “forte insoddisfazione” per le accuse dell’UE sulla questione, secondo una dichiarazione della missione diplomatica cinese presso l’UE.
“L’Unione europea non è una parte in causa nella disputa sul Mar Cinese Meridionale e non ha il diritto di puntare il dito in questa disputa”, si legge nella dichiarazione. Aggiunge che il ripetuto “tergiversare” sulla libera navigazione “non favorisce in alcun modo gli interessi dell’UE o la sua credibilità internazionale”.
Sabato la Cina e le Filippine si sono accusate a vicenda di aver deliberatamente speronato le navi della Guardia Costiera al largo dell’atollo di Sabina Shoal, la quinta schermaglia marittima dell’ultimo mese. La causa è una disputa di lunga data innescata dalla posizione di Pechino che rivendica quasi tutto il Mar Cinese Meridionale, comprese le parti che rivendica come proprie, da Paesi come Filippine, Brunei, Malesia, Taiwan e Vietnam.