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Il governo olandese ha deciso il destino dell’undicenne Mikael: Insistono sulla deportazione del ragazzo?

Per tutta l’estate, l’opinione pubblica olandese ha vissuto la storia di Mikael, 11 anni, e di sua madre, che rischiano la deportazione in Armenia. Mikael, che è nato nei Paesi Bassi e non è mai stato in Armenia, e che considera i Paesi Bassi la sua casa, può tirare un sospiro di sollievo per il momento, poiché la sua deportazione è stata temporaneamente rinviata. Le notizie riportate mercoledì dai media olandesi sono state portate all’attenzione di un corrispondente della TASR.

La notizia è stata confermata all’emittente pubblica NOS dall’organizzazione per i diritti dei bambini Defense for Children. La sospensione temporanea del processo di espulsione di un bambino di 11 anni di Amsterdam e di sua madre è avvenuta dopo la presentazione di una nuova domanda di residenza. all’Ufficio immigrazione e naturalizzazione (IND).

Secondo il Volkskrant la richiesta è stata presentata dal padre di Mikael, che ha un permesso di soggiorno nei Paesi Bassi, che legalmente migliora le prospettive del ragazzo di rimanere nel Paese in cui è nato. Anche il padre di Mikael è armeno ma, a differenza della madre, ha un permesso di soggiorno. È sposato con una donna olandese e i suoi figli, fratellastri di Mikael, hanno la cittadinanza olandese.

L’IND ha dichiarato ai media che intende esaminare la domanda del padre di Mikael “rapidamente”. Che i ragazzi padre biologico dei ragazzi mantiene i contatti con lui e hanno un buon rapporto, dovrebbe essere preso in considerazione dal punto di vista legale, così come il fatto che è impossibile separare una madre dal figlio, cosa che avverrebbe in caso di espulsione della madre in Armenia.

A luglio, il Consiglio di Stato ha stabilito che Mikael e sua madre non potevano rimanere nei Paesi Bassi perché erano rimasti troppo a lungo fuori dalla vista delle autorità. La sentenza concedeva loro 28 giorni per partire per l’Armenia. Questo termine legale è scaduto martedì 27 agosto.

L’imminente deportazione di madre e figlio ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica olandese. Il ragazzo è stato difeso dal sindaco di Amsterdam, Femke Halsem, che ha sollevato il caso presso il governo. L’intera opposizione di sinistra ha invitato il Ministro dell’Asilo, Marjolein Faber del Partito della Libertà (PVV) di estrema destra, a sollecitare il governo a non deportare il ragazzo dopo aver dichiarato che non ci sarebbero state eccezioni.

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Luca

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