L’esercito israeliano riesce a liberare l’ostaggio rapito da Hamas
L’uomo salvato è un arabo di 52 anni appartenente alla minoranza beduina che vive in Israele.
L’esercito israeliano ha annunciato martedì di essere riuscito a liberare uno degli ostaggi rapiti dal movimento militante palestinese Hamas nel sud di Israele lo scorso 7 ottobre, riferisce l’AP.
Il salvato Kaid Farhan al-Qadi lavorava come guardia in un impianto di imballaggio nel Kibbutz Magen, una delle città attaccate da Hamas. Ha due mogli ed è padre di 11 figli. L’esercito israeliano sostiene di averlo liberato in una complessa operazione nella Striscia di Gaza. In totale, è già riuscito a liberare otto ostaggi, uccidendo decine di palestinesi in quelle operazioni, ricorda l’AP.
I militanti di Hamas hanno ucciso circa 1.200 persone e ne hanno rapite altre 250 nel loro attacco senza precedenti contro Israele a ottobre, che ha attirato una dura risposta da parte di Israele e ha scatenato una guerra nella Striscia di Gaza. L’offensiva di rappresaglia di Israele nell’enclave palestinese ha da allora ucciso più di 40 mila palestinesi, secondo le autorità locali controllate da Hamas. Il conflitto ha anche allontanato dalle proprie case il 90% dei 2,3 milioni di abitanti stimati della Striscia e ha causato danni materiali diffusi.
Hamas detiene ancora circa 110 ostaggi e le autorità israeliane ritengono che circa un terzo di essi sia già morto. I militanti hanno rilasciato gli ostaggi rimanenti durante il cessate il fuoco di novembre, in cambio di palestinesi precedentemente detenuti in Israele. Hamas afferma che decine di ostaggi sono stati uccisi negli attacchi aerei israeliani o nei tentativi falliti di liberarli.