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In Ungheria, i rifugiati ucraini sfrattati dal villaggio di Kocs sono stati reinsediati

Secondo l’ONG Migration Aid, gli ostelli privati hanno iniziato a sfrattare i rifugiati che non hanno più diritto al sostegno.

I rifugiati ucraini originari della regione della Transcarpazia, sfrattati mercoledì dagli ostelli nel villaggio di Kocs, nel nord dell’Ungheria, in seguito a un emendamento a un decreto governativo, sono stati portati giovedì pomeriggio con tre autobus nella città di Dorog, a 50 chilometri di distanza. Secondo 444.hu, questi rifugiati sono stati ospitati temporaneamente dall’organizzazione caritatevole Malta Order Hungary, riferisce il corrispondente di Budapest della TASR.

Dei 120 rifugiati sfrattati a Kocsi, circa 80 sono saliti sugli autobus. Ai rifugiati sono stati forniti buoni pasto. Gli organizzatori hanno anche promesso loro una soluzione a lungo termine, ma non è ancora chiaro quale sarà. Non si sa nemmeno se altri rifugiati sfrattati da altre strutture di accoglienza a Érd, Ercsi o Vitnyéd riceveranno un sostegno simile.

I difensori dei diritti umani vogliono intraprendere un’azione legale per garantire che a questi rifugiati continui a essere fornito un alloggio dallo Stato, ma i tribunali sono attualmente in pausa, riporta 444.hu.

A giugno, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha firmato una legge che limita il sostegno statale ai rifugiati provenienti da aree dell’Ucraina non considerate colpite dall’invasione russa. Secondo l’Ungheria, solo 13 regioni ucraine sono interessate dalla guerra con la Russia.

Secondo Norbert Pál, commissario del governo per coloro che fuggono dalla guerra tra Russia e Ucraina in Ungheria, si tratta di un cambiamento “ragionevole e proporzionato” dopo due anni e mezzo di guerra. Ha dichiarato al quotidiano Magyar Nemzet che “coloro che volevano rimanere in Ungheria potevano farlo”.

Secondo l’ONG Migration Aid, gli ostelli privati hanno iniziato a sfrattare i rifugiati che non hanno più i requisiti per ricevere assistenza. Secondo l’AFP, nel villaggio di Kocs la polizia ha sgomberato mercoledì circa 120 rifugiati dalle case in cui alloggiavano sotto la supervisione della polizia. Si tratta per lo più di donne e bambini rom provenienti dalla regione della Transcarpazia, dove vive una grande comunità ungherese.

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha dichiarato questa settimana che tra i 2.000 e i 3.000 ucraini potrebbero perdere l’accesso agli alloggi sovvenzionati.

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Luca

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